Firmato il decreto per lo sviluppo dell’idrogeno verde

L’idrogeno verde è candidato a un ruolo di primo piano nel processo di transizione energetica del nostro Paese. Per dare concretezza a tale indirizzo, è arrivata la firma del Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al decreto che dà attuazione all’Investimento 5.2 (M2C2), Competitività e resilienza delle filiere produttive, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La misura mette a disposizione 450 milioni di euro per finanziare progetti finalizzati allo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde.
 

Idrogeno per la transizione energetica

L’introduzione delle tecnologie dell’idrogeno nella rete dei servizi del Paese rappresenta un passo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Questo combustibile è, infatti un alleato prezioso nel processo di decarbonizzazione dell’industria, dei trasporti e del terziario, responsabili di una quantità significativa di emissioni climalteranti. Ciò grazie alla grande versatilità dell’idrogeno, che ne permette lo stoccaggio per lunghi periodi a prezzi più competitivi rispetto ai tradizionali sistemi di accumulo dell’energia. Il tutto combinato al fatto che i sottoprodotti della combustione sono acqua e piccole quantità di ossidi di azoto.
 

Una filiera italiana

Il decreto, ora in fase di registrazione presso la Corte dei Conti, ripartisce le risorse del PNRR tra le diverse linee progettuali individuate per la realizzazione di impianti per la produzione di elettrolizzatori. Sono questi i macchinari che consentono di scomporre le molecole di acqua in ossigeno e idrogeno, utilizzando energia pulita da fonti rinnovabili.

L’obiettivo dell’Investimento 5.2 è di realizzare entro giugno 2026 una filiera tutta italiana con stabilimenti che producano elettrolizzatori e componenti associati, per una potenza complessiva annua di almeno 1 gigawatt. Una potenza che consentirà di soddisfare la domanda di idrogeno verde.
 

La ripartizione dei fondi

Dei 450 milioni complessivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il decreto assegna 250 milioni a progetti IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo) per la realizzazione di impianti per la produzione di elettrolizzatori. I restanti 200 milioni sono invece destinati a ulteriori progetti che saranno selezionati attraverso avvisi pubblici di prossima pubblicazione. Tali progetti riguardano la realizzazione sia di ulteriori impianti per la produzione di elettrolizzatori sia di impianti per la produzione di componenti a servizio degli elettrolizzatori stessi.

Attraverso questo investimento l’Italia punta a espandere il mercato dell’idrogeno e a diventare un Paese leader in un settore altamente innovativo, creando nuove competenze e posti di lavoro.

 

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