Stanziare ulteriori risorse per il finanziamento di progetti di teleriscaldamento efficiente sul nostro territorio. È quanto chiede al governo la FIPER, la Federazione di Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili. E lo fa attraverso una missiva che Walter Righini, presidente di FIPER, ha inviato al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Punto di partenza della lettera è il bando relativo alla misura M2C3- Investimento 3.1 del PNRR per la promozione di questa tecnologia, i cui fondi sono stati assegnati alla fine dello scorso anno. Un’iniziativa importante, che tuttavia ha lasciato l’amaro in bocca in molti operatori a causa delle poche risorse messe a disposizione.
Finanziata meno la metà dei progetti
«Il Bando ha riscosso uno spiccato interesse da parte degli operatori: sono stati presentati 118 progetti per avvio ed estensione di sistemi di teleriscaldamento efficiente, a testimonianza di un settore in fermento, capital intensive e a basso rischio di impresa», si sottolinea nella missiva. Ma le risorse stanziate non sono riuscite a finanziare nemmeno la metà dei soggetti che hanno presentato la domanda. Dei 118 progetti presentati, 29 sono stati ammessi al finanziamento, 60 stati valutati ammissibili, tuttavia non finanziabili per esaurimento fondi, mentre i restanti 29 sono stati esclusi dalla graduatoria.
Poche risorse per lo sviluppo della tecnologia
La lettera poi prosegue evidenziando l’esiguità del finanziamento. La misura prevede un’allocazione di 200 milioni di euro a fronte di una richiesta di contributo di circa 556 milioni di euro. I 60 progetti valutati positivamente esclusi per mancanza di risorse finanziare, ammontano a 233 milioni di euro.
«Il valore dei progetti presentati corrisponde a circa 2 volte il valore del finanziamento richiesto; pertanto, il valore totale dei 79 progetti approvati è di circa 1,1 miliardi di euro. Attraverso la misura M2C3 – Investimento 3.1, verranno mobilitate risorse pari circa a 0,4 miliardi di euro».
Allinearsi ai partner europei
«I dati confermano l’esiguità delle risorse assegnate alla promozione dello sviluppo del teleriscaldamento efficiente all’interno del PNRR rispetto alle potenzialità del settore», insiste Righini. Che poi ribadisce come FIPER all’interno del tavolo istituito tra il Ministero e le associazioni di categoria, FIPER ha ribadito la necessità di investire maggiori risorse sulla promozione del teleriscaldamento fonti rinnovabili. «Una posizione in linea con altri Paesi europei, tra cui il governo tedesco che ha allocato 2,9 miliardi di euro e il governo svizzero circa 1 miliardo di franchi».
Da qui la richiesta «di identificare nuove risorse a supporto anche dei progetti ammissibili, che non hanno ottenuto il finanziamento in questo bando. Sarebbe un segnale importante verso una vera transizione ecologica e un reale processo di affrancamento dall’approvvigionamento di gas dai Paesi esteri».