Ogni anno in Italia vengono sprecate enormi quantità di rifiuti che potrebbero essere avviati al riciclo o trasformati in prodotti ad alto valore aggiunto. Parliamo di tonnellate di carta, plastica, alluminio, ma anche di rifiuti organici, che vengono di fatto disperse, contribuendo alle emissioni nocive di gas serra provenienti dalle discariche.
Per invertire questo trend è necessario migliorare la qualità della raccolta differenziata e al tempo stesso prevedere modalità innovative di trattamento. Ad esempio, dalla sola raccolta differenziata dei rifiuti organici – ciò che in gergo tecnico viene definito FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) e che comunemente chiamiamo “umido” – si potrebbero ricavare biometano e biocarburanti senza passare da processi di incenerimento ma valorizzando al massimo le caratteristiche dei singoli materiali recuperati.
Ed è proprio questa la sfida intrapresa da ZeroC, la società pubblica che gestisce la BioPiattaforma, che sta portando avanti la campagna “Fai fruttare lo scarto”: un progetto di sensibilizzazione dei cittadini per inaugurare una nuova stagione all’insegna del recupero della materia e della produzione sostenibile di energia.
Il cambiamento, infatti, parte sempre dal basso.
Nasce così il decalogo del corretto conferimento: una pratica guida che illustra le dieci regole da seguire per differenziare correttamente l’organico e contribuire così a valorizzarlo.
Ecco, dunque, le dieci regole da seguire per diventare campioni e campionesse della raccolta dell’umido:
- Verifica le modalità di raccolta dell’umido nel tuo Comune
Visita il sito del gestore di rifiuti del tuo Comune per conoscere tutti i dettagli
- Utilizza i sacchetti giusti per raccogliere l’umido
Utilizza sacchetti in materiale biodegradabile e compostabile. Evita invece i sacchetti in plastica tradizionale
- Getta l’umido in contenitori adeguati
Utilizza contenitori areati per evitare la formazione di liquidi e cattivi odori
- Cosa va nell’umido?
Scarti e avanzi di cucina, bucce e resti di frutta e verdura, avanzi di carne, resti di cibo secco degli animali domestici, gusci di uova, filtri di tè
- Cosa non va nell’umido?
In generale, tutti i rifiuti non biodegradabili. In particolare, cibi caldi o liquidi, gusci di cozze e vongole, contenitori di cibo, residui del verde, pannolini e assorbenti, mascherine
- Come differenziare l’umido?
Separa sempre il rifiuto dalla sua confezione e sgocciolalo per limitare la formazione di liquidi
- Riduci gli sprechi in cucina
Scarti e avanzi di cucina possono essere riutilizzati in molti modi: buttali solo se strettamente necessario
- Perché è importante differenziare l’umido?
Perché raccogliere separatamente l’umido permette di ottenere biogas e materie riutilizzabili
- Cosa si può ottenere differenziando l’umido?
Dalla valorizzazione dell’umido si può ottenere biometano, che permetterà di ridurre la nostra dipendenza dai carburanti di origine fossile
- Sensibilizza familiari e amici
Il passaparola e il buon esempio sono fondamentali. Condividi con famiglia e amici queste dieci regole!
Per maggiori informazioni sulla raccolta differenziata dell’umido e sulle attività di ZeroC