03/09/2024
Servizi a Rete

ETRA: al via le CER di Rubano e Torreglia

Rubano (PD) è stato il primo Comune ad avere una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) tra le Amministrazioni comunali servite da ETRA, subito dopo è stato il turno di Torreglia (PD). A seguire, tra le quaranta Amministrazioni comunali che hanno risposto positivamente alla proposta di ETRA di avviare un percorso finalizzato alla costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile, le più vicine all’obiettivo sono: Cassola, Gallio, Mestrino, San Martino di Lupari, Galzignano Terme e Saonara.

Il supporto del gestore

ETRA offre assistenza ai Comuni interessati accompagnandoli nella costituzione della CER informando e sensibilizzando la cittadinanza sui vari aspetti tecnici e amministrativi che devono condurre alla approvazione dello Statuto e del Regolamento della nuova realtà. A fronte di questo lavoro di consulenza ETRA riceve dal Comune un corrispettivo, poco più che simbolico. L’idea che sta alla base di questa iniziativa è, infatti, ottimizzare la produzione e il consumo di energia in una logica comunitaria. L’obiettivo è quello di creare un vantaggio ambientale, consumando nel territorio quello che effettivamente si produce, condividendo i risparmi e valorizzando nel modo corretto l’energia prodotta. Il tutto in un’ottica di economia circolare, grazie all’uso della risorsa “sole” fonte energetica sostenibile per eccellenza.

L’esperienza di Rubano

Il Comune è arrivato alla costituzione della CER con l’approvazione dello Statuto della “CER Rubano 1” e con la stesura finale del Regolamento. Statuto e Regolamento costituiscono due documenti fondamentali per avviare questa esperienza. Nello Statuto, infatti, si precisano le regole per gestire questa realtà, chi ne farà parte e come gestire gli scambi di energia che ci saranno anche dal punto di vista economico. I soggetti partecipanti potranno essere o solo pubblici o solo privati o un mix delle due tipologie. Nel caso di Rubano la CER può contare su soggetti privati e aziende del territorio ed è una comunità che potrà essere implementata nel tempo con nuove e future adesioni. Né ETRA né il Comune ne faranno parte, ma hanno avuto un ruolo decisivo come facilitatori.

La stesura del Regolamento

Il documento chiarisce una serie di aspetti concreti come le regole per entrare o uscire dalla Comunità che per definizione è sempre aperta, nonché la percentuale di incentivazione riconosciuta ai produttori. La CER si rivolge a tutti i consumatori entro uno specifico perimetro elettrico, determinato dalla cosiddetta cabina primaria, la struttura che ha il compito di trasformare l’energia ad alta tensione in energia a media tensione. Dal punto di vista della figura giuridica inizialmente la CER può configurarsi come associazione semplice per poi evolvere, per esempio, in società cooperativa o fondazione.

«Il compito di ETRA – spiega Flavio Frasson presidente della multiutility – è quello di essere al fianco del Comune fino all’elaborazione del Regolamento, dopo di che l’Amministrazione comunale può rivolgersi a un soggetto diverso per realizzare gli impianti fotovoltaici che produrranno l’energia che sarà condivisa all’interno della CER. Questo per noi è un impegno significativo, dal momento che conferma da un lato la nostra partnership strategica con le comunità locali e dall’altro ci vede in prima linea per la diffusione di una realtà, la CER appunto, chiamata a offrire un contributo alla sfida posta dalla transizione energetica».

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