Si è abbattuta ieri sul capoluogo lombardo un’ondata di maltempo, tanto forte da vanificare il contributo del sistema di contenimento delle piene, realizzato da MM Spa per il Comune di Milano. Riaffiora la questione del progetto incompiuto.
La vasca di Bresso è efficiente, ma non sufficiente
L’infrastruttura presente all’interno del Parco Nord, entrata in funzione lo scorso 10 marzo, si è attivata prontamente e ha retto per 3 ore, dalle 11.20 alle 14.30, ma non è riuscita ad evitare l’allagamento. “La vasca è ormai piena e il Seveso ha iniziato a esondare, – ha scritto su Facebook alle 14.41 l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli – ma prima di cedere ha incamerato 260mila metri cubi di acqua e fango, quelli che sarebbero subito andati nelle strade di Niguarda, Pratocentenaro, Istria e Isola“:
Mancano le strutture nell’hinterland
Torna sotto i riflettori l’urgenza di completare il piano infrastrutturale che prevede la costruzione di altre tre vasche: a Lentate sul Seveso, Senago e Paderno/Varedo. “Milano è pronta a fare la sua parte ma non può essere lasciata sola. – ha spiegato il sindaco Beppe Sala – C’è un tema di finanziamento e stiamo ragionando con Regione Lombardia. Per scongiurare l’esondazione del Seveso ci vorranno un anno e mezzo o due, è sufficiente avere un’altra vasca o altre due al massimo. Per il Lambro i tempi sono più lunghi, saranno necessari alcuni anni, direi cinque realisticamente. In primavera, con Regione Lombardia, avvieremo i primi interventi che consistono nell’eliminazione di una traversa sul fiume e nella realizzazione di una vasca di laminazione dedicata alle fognature“.
Le opere non possono aspettare
Stavolta ad acuire i disagi è stato anche l’Olona, che ha gonfiato ulteriormente il Lambro meridionale nelle zone di Gratosoglio sud, Conca Fallata, Quartiere Binda e Donna Prassede. “Le vasche di laminazione e lo scolmatore di Nord-Ovest hanno ridotto sensibilmente l’impatto del maltempo, evitando il verificarsi di situazioni emergenziali – sottolinea l’assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi. – Regione Lombardia ha messo a terra negli ultimi cinque anni oltre un miliardo di euro per contrastare il dissesto idrogeologico. Non possiamo più consentire che qualche comitato, a suon di ricorsi, tenti di impedire la realizzazione di opere importanti per la sicurezza e la tutela del territorio“.