Entro la fine dell’anno il 50% della popolazione di Biella sarà collegato alla rete cittadina del teleriscaldamento. Prosegue infatti nella città piemontese lo sviluppo dell’infrastruttura di distribuzione del calore, opera avviata quasi 10 anni fa da Engie Italia con un investimento di circa 30 milioni di euro.
Un’opera in espansione continua che attualmente ha visto la realizzazione di oltre 20 chilometri di infrastruttura alla quale attualmente sono allacciate oltre 240 utenze: il 78% delle quali residenziali, il 18% pubbliche e il resto costituito da attività commerciali. Espansione che entro la fine di quest’anno porterà il servizio a nuove aree della città, tra i quali il quartiere San Paolo e Villaggio Sportivo.
Un’opera, soprattutto, che garantisce enormi benefici ai cittadini, sotto diversi aspetti. Il primo riguarda il miglioramento della qualità dell’aria e, quindi, della qualità della vita degli abitanti: nei primi due mesi dell’anno, a Biella il livello di polveri sottili nella centralina di riferimento ha superato solo per due giorni il valore di soglia dei 50 microgrammi per metro cubo di media quotidiana. Un risultato legato all’efficienza della tecnologia del teleriscaldamento.
Grazie alla diffusione della rete sono oltre 240 le caldaie di condomini e palazzi che sono spente ed eliminate, metà delle quali alimentate a gas metano e metà a gasolio o altro olio combustibile. Insieme ai vantaggi ambientali non affatto trascurabili anche gli effetti economici del sistema sulle tasche dei residenti, con una riduzione della bolletta energetica del 10% e l’eliminazione di tutte le spese per la manutenzione delle caldaiette.
Benefici che i cittadini hanno mostrato di apprezzare con la continua richiesta di allacciamenti alla rete. Se la stragrande maggioranza delle utenze servite è costituita da privati, diventa sempre più lunga anche la lista degli edifici pubblici allacciati alla rete, tra varie sedi comunali, biblioteche, il Museo del Territorio, le scuole medie, elementari e diversi asili e nidi, lo stadio La Marmora-Pozzo, il palasport di via Paietta e la Basilica di San Sebastiano. Entro fine anno il servizio raggiungerà un cittadino su due, per un totale di 22.000 persone, portando anche la capacità della centrale che alimenta la rete, situata in via Ambrosetti, al limite, per cui l’azienda sta già pensando a un suo ampliamento. L’impianto, che sorge nella parte sud-ovest della città, è costituito da un cogeneratore con potenza termica di 40,5 MW e potenza elettrica di 6 MW.