Ammontano a 24,6 miliardi di euro le risorse che Enel investirà nel prossimo triennio. La cifra è scritta nero su bianco nel nuovo piano di investimenti che l’amministratore del gruppo, Francesco Starace, ha presentato a Londra. Piano che vede in forte crescita tutti gli indicatori economici: il dividendo registrerà un aumento del 33% già nel 2018, con il margine operativo lordo che si attesterà a 18,2 miliardi nel 2020, dai 15,5 previsti per la fine di quest’anno, e con l’utile netto che salirà da 3,6 a 5,4 miliardi nel triennio. Obiettivi che saranno raggiunti grazie ai nuovi investimenti, che si concentreranno in particolare sulle energie rinnovabili, digitalizzazione e l’offerta di nuovi e avanzati servizi ai clienti. Per quanto riguarda le rinnovabili, le risorse destinate al settore nel triennio saranno ben 8,3 miliardi, con l’obiettivo di istallare 7,8 gigawatt di capacità aggiuntiva. Sui fronti della digitalizzazione e della creazione di piattaforme integrate di servizi innovativi per i clienti, invece, prende forma la nuova divisione, e-Solutions, guidata da Francesco Venturini, che opererà sul mercato attraverso una società per azioni con nuovo nome e il brand, Enel X, lanciato di recente. Controllo remoto (dalla domotica alle colonnine di ricarica), connettività dei sistemi e illuminazione pubblica sono i principali campi dove la nuova società investirà ben 800 milioni nei prossimi tre anni, e dai quali si aspetta un contributo alla crescita del margine operativo lordo di 400 milioni. Al tempo stesso sarà accelerato il piano per la sostituzione dei contatori, con investimenti per 4,7 miliardi con un numero di misuratori intelligenti istallati pari a 47,9 milioni. Gli investimenti per la digitalizzazione si attestano complessivamente a 5,3 miliardi. Il piano prevede nuove dimissioni per un valore di 3,2 miliardi, tra le quali le centrali tradizionali termoelettriche, e all’uscita da paesi non strategici. I proventi e ulteriori risorse finanziarie, fino a 4,7 miliardi, saranno utilizzati per operazioni di acquisizioni nelle reti di trasmissione e in società dal forte contenuto innovativo, in questo ultimo caso da parte di Enel X, che ha già acquistato 3 società negli Usa da inizio di quest’anno. Circa 2 miliardi verranno utilizzati per il riacquisto di partecipazioni di minoranza in Sudamerica, con l’obiettivo di ridurre il numero di società nell’area da 53 a 30. Confermato anche l’obiettivo di riacquistare titoli propri nel prossimo triennio in alternativa al riacquisto delle minority all’estero. I risparmi da efficienza operativa raggiungeranno gli 1,2 miliardi nell’arco dei tre anni.