13/05/2019

ENEA e SGI insieme per lo sviluppo di progetti di decarbonizzazione del sistema energetico

Sfruttare le infrastrutture gas per la distribuzione e l’accumulo di gas alternativi generati con l’utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. È a questo obiettivo che punta l’accordo quadro siglato tra ENEA e SGI (Società Gasdotti Italia), società che, con i suoi 1.600 chilometri di gasdotti ad alta pressione nel Centro-Sud Italia, rappresenta uno dei principali gestori di sistemi di trasporto gas nel nostro Paese.

Al centro dell’accordo lo sviluppo di progetti pilota che prevedono l’impiego della tecnologia Power to Gas (P2G), un processo innovativo messo a punto da ENEA, che consente di produrre gas alternativi al metano con l’energia elettrica generata in surplus da fonti rinnovabili.

La collaborazione tra le due realtà punta infatti a promuove l’uso innovativo della rete per l’accumulo e la distribuzione di gas diversi da quello naturale, come idrogeno e metano sintetico, prodotti in sinergia con il riutilizzo dell’anidride carbonica proveniente da processi industriali e da sorgenti naturali. Il metano sintetico prodotto con questo sistema, pur risultando un gas con tutte le proprietà del metano di origine fossile, è al 100% rinnovabile.

«Il nostro principale obiettivo è dimostrare l’operatività su scala industriale del sistema P2G che, grazie alla sua flessibilità, è una delle tecnologie che possono contribuire maggiormente a una generazione di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili, per una progressiva decarbonizzazione del sistema elettrico», ha commentato Stefano Giammartini, responsabile della divisione Produzione, conversione e uso efficiente dell’energia di ENEA.

Una tecnologia che ha tra i suoi ulteriori punti di forza l’alto potenziale di applicazione proprio grazie alla possibilità di consentire un utilizzo alternativo delle infrastrutture esistenti, rappresentando così un prezioso supporto delle reti energetiche nazionali.

L’analisi degli aspetti di sicurezza legati alla produzione, al trasporto e all’utilizzo di questi combustibili, lo studio della normativa tecnica applicabile al settore e le attività di indagine tecnico-economica, sono parte integrante dell’accordo.

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