25/09/2023

Economia circolare nella gestione della risorsa idrica. Ghisa sferoidale: una scelta di sistema


Andrea Massini
– Responsabile Progettazione U.O. Reti,
Ingegnerie Toscane srl
società di ingegneria di Publiacqua

Gino Serafini
– Responsabile Tecnico Area Nord Italia, Saint-Gobain PAM

 

Publiacqua S.p.A. è da sempre fermamente convinta che attraverso il proprio operato possa e debba creare valore per tutti i diversi portatori di interessi con cui nello svolgimento della sua attività si interfaccia.

La dimensione etico – reputazionale ne guida le scelte strategiche e operative: ciò costituisce la chiave di volta per assicurare una crescita sostenibile e valoriale sia per coloro che fanno parte di Publiacqua S.p.A. sia per tutti i cittadini.

Negli anni sono state investite ingenti risorse nella sostituzione delle reti finalizzate alla tutela della risorsa idrica operando scelte fondate sulla qualità e sulla durevolezza dei sistemi di distribuzione e di adduzione mediante sistemi in Ghisa Sferoidale. La scelta è basata sul principio fondamentale della sostenibilità che tale sistema garantisce sia da un punto di vista ambientale che gestionale, se è vero infatti che da una parte i sistemi in ghisa sferoidale sono completamente ed indefinitivamente riciclabili allo stesso tempo grazie alla loro durevolezza ed ai tassi di fallanza bassissimi durante l’intera durata dell’esercizio, riducono drasticamente i costi di gestione legati alle riparazioni e sono i più compatibili con i tassi di sostituzione delle reti.

La linea di principio descritta si concretizza in scelte progettuali e nelle successive fasi realizzative attuate tramite la Società Ingegnerie Toscane S.r.l. in qualità di integratore dei servizi ingegneristici del settore idrico-ambientale per Publiacqua S.p.A.

Da sempre tali scelte strategiche sono in linea con i concetti di economia circolare e sostenibilità ambientale perfettamente coerenti con i più attuali principi DNSH – Do No Significant Harm – richiamati anche dai finanziamenti del PNRR.

I concetti di sostenibilità ed economia circolare soffrono in questa epoca storica di una generale tendenza ad essere utilizzati, per non dire abusati, in maniera disinvolta. La parola riciclabilità subisce la medesima pressione mediatica che potrebbe portare ad una semplificazione di un tema estremamente complesso.

Se è vero che le performance ambientali devono essere prese in considerazione per l’intero ciclo di vita c’è una fase in cui occorre prestare un’attenzione più alta: il “fine vita”. In Italia non esiste una regolamentazione sul rinvenimento delle condotte una volta al fine vita.

Questo apre due temi fondamentali:

  • l’impatto che il materiale che si lascia interrato ha sugli ecosistemi naturali
  • e, in caso di rinvenimento, la potenzialità che quel materiale ha di essere riciclato “realmente”. 

Tutte le componenti che partecipano alla costruzione delle tubazioni in Ghisa Sferoidale fanno già parte del pianeta Terra, questo significa che, in caso di seppellimento a fine vita delle condotte, i prodotti di trasformazione sono compatibili con gli ecosistemi, che siano il suolo, le falde sotterranee, gli oceani non inquinandoli con sostanze o micro-sostanze nocive per le generazioni future. 

I sistemi in Ghisa sferoidale sono inoltre caratterizzati da riciclabilità totale ed indefinita. Su questo argomento occorre rimarcare un distinguo che è diventato urgente, anche in acquedottistica, è tra recycling e downcycling.

Evidentemente la scelta di un sistema che a fine vita non può rientrare in circolo per poter essere utilizzato nel trasporto dell’acqua in pressione, è caratterizzata nel lungo termine, dal consumo di materie prime e quindi dovrà fare i conti con la loro finitezza. Può essere una scelta sostenibile? I sistemi in ghisa sferoidale sono completamente riciclabili e possono rientrare nel ciclo produttivo come materia prima per la realizzazione di condotte con le medesime caratteristiche meccaniche e così indefinitamente. Questa possibilità è una caratteristica intrinseca del sistema, quella di poter “rinascere”.


Durevolezza, riciclabilità reale, affidabilità sono le principali caratteristiche, intrinseche ai sistemi in Ghisa Sferoidale, che li rendono “sostenibili” sotto tutti i punti di vista. Se da un lato, grazie alle loro caratteristiche meccaniche e idrauliche garantiscono una continuità delle prestazioni durante l’esercizio con costi di manutenzione nulli, dall’altro grazie alla loro longevità testimoniata da innumerevoli referenze empiriche di condotte ancora in perfetto esercizio dopo più di 100 anni. I sistemi in Ghisa Sferoidale sono, per loro natura, perfettamente in linea con i principi di economia circolare in virtù della loro completa e reale riciclabilità ed eco-compatibili, anche se lasciati nel sottosuolo, in virtù della loro composizione.

Da sempre SAINT-GOBAIN PAM ha investito ingenti risorse nello sviluppo di soluzioni che, oltre alle caratteristiche intrinseche del materiale, rendessero il sistema ancora a minor impatto ambientale in linea con gli attuali concetti di LCA (Life Cycle Assesment) che tengono in conto, nella valutazione dell’impronta ambientale, dell’intero ciclo di vita comprese quindi le fasi di produzione, trasporto, posa, esercizio e fine-vita.

Lo sviluppo di:

  • nuovi rivestimenti esterni
  • di tecnologie antisfilamento per le pose no-dig piuttosto che di nuove attrezzature di posa automatica sono solo degli esempi di come per SAINT-GOBAIN PAM il terreno sia sempre di più una risorsa piuttosto che un rifiuto da portare in discarica e la limitazione della movimentazione diminuisce notevolmente l’impatto generale che il cantiere ha sull’ambiente.

 
SAINT-GOBAIN PAM ha inoltre avviato un significativo investimento verso la neutralità al carbonio. Nell’agosto del 2022 è stato realizzato il primo getto del più grande forno di riciclaggio a basse emissioni di carbonio in Europa: il nostro forno THOR nello stabilimento di Pont à Mousson. E questo è solo il primo passo di un piano che porterà ad una produzione ad impatto zero.

A questo proposito è importante evidenziare un aspetto: mentre i processi di produzione possono essere innovati per ridurre gli impatti sugli ecosistemi, il materiale no, o sei ecosostenibile o non lo sei, o sei “recycling” quindi vai d’accordo con le risorse naturali oppure sei “downcycling” e quindi presto o tardi avrai bisogno di risorse naturali che andrai ad erodere.
 

 

 

 

 

 

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