19/09/2018

Economia circolare: al depuratore di Peschiera di Gruppo CAP si produce biocarbonato dai reflui fognari


L’obiettivo, per quanto riguarda i depuratori, è arrivare ad annullare gli smaltimenti in discarica, valorizzando per intero i fanghi residui del processo di trattamento dei reflui fognari.

Il nuovo step vede la produzione di Biocarbonato – o più precisamente, come citato nel D.Lgs n. 75/2010, “carbonato di calcio di defecazione” – nell’impianto di Peschiera Borromeo. L’ingrediente di partenza è il fango biologico prodotto a valle del processo di digestione anaerobica. Le caratteristiche di questo fango sono migliori di quelle previste dal decreto che regola il recupero in agricoltura (dlgs 99/92). Essendo infatti povero di metalli, può essere utilizzato anche per la produzione di fertilizzante, subendo controlli più frequenti e severi rispetto alla stessa normativa.

Grazie alla collaborazione con Agrosistemi, Gruppo CAP ha dunque deciso di dare più valore a questi fanghi “nobili” producendo un fertilizzante, il biocarbonato appunto, che può essere utilizzato in processi agricoli industriali per correggere i suoli acidi perché apporta, oltre alla sostanza organica, anche amminoacidi, calcio disponibile e magnesio, migliorando la struttura del suolo, soprattutto laddove i terreni sono particolarmente acidi, situazione molto diffusa nel territorio lombardo.

Si stima che nel depuratore di Peschiera, grazie alla collaborazione con Agrosistemi che a questo scopo ha modificato le sezioni finali dell’impianto e gestisce direttamente il trattamento di questa parte di fanghi, Gruppo CAP potrà produrre circa 2mila tonnellate al mese di biocarbonato, pronto per essere utilizzato come fertilizzante dalle aziende agricole.

Per questo Gruppo CAP da giugno 2018 è la prima azienda idrica italiana a essere iscritta nel registro dei produttori di fertilizzanti (Mipaaf), che consente l’immissione sul mercato dei concimi prodotti e la verifica da parte degli organismi di controllo. Oltre alla sorveglianza esterna, Gruppo CAP sottopone a controlli serrati sia il fango di partenza, che risulta di ottima qualità, sia il prodotto finale.

L’economia circolare è il centro intorno al quale gravita tutta la riorganizzazione dei nostri processi industriali – spiega il presidente di gruppo CAP, Alessandro Russo. Sulla spinta operata dal pacchetto sull’economia circolare della Commissione Europea ci siamo attivati ragionando sul ruolo del settore idrico nel contribuire a cambiare radicalmente il nostro modo di produrre e consumare, con l’obiettivo di uno sviluppo veramente sostenibile del territorio e dell’utilizzo razionale delle risorse che sono finite. La sfida maggiore si gioca sul terreno dei fanghi. Lo scarto per eccellenza è in realtà una potenziale fonte di numerosissime sostanze nutrienti, e il processo stesso di depurazione ha grandi potenzialità dal punto di vista della produzione di nutrienti, di biogas e biocarburanti

Su 4 impianti di depurazione (Robecco sul Naviglio, Peschiera Borromeo, Bresso-Niguarda e Sesto San Giovanni) già si produce energia elettrica attraverso la cogenerazione del biogas prodotto dai processi di digestione anaerobica e su ulteriori due (Pero e Truccazzano) si stanno concludendo gli interventi necessari per attivare la valorizzazione energetica. A Sesto San Giovanni sono in corso interventi finalizzati alla fermentazione dei fanghi per produzione di acidi grassi volatili che in un primo momento verranno utilizzati per sostituire i reagenti chimici utilizzati nel processo di depurazione (e in particolare le soluzioni carboniose) e sui quali in un secondo momento verranno avviate sperimentazioni finalizzate alla produzione di bioplastiche in collaborazione col progetto SMART PLANT finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito dei finanziamenti Horizon 2020. Mentre è ormai una star la Panda Natural Power, alimentata con biometano prodotto dai reflui fognari nell’impianto di Niguarda – Bresso.

Sul fronte dei fertilizzanti, l’azienda idrica milanese già produce compost (ammendante compostato misto) con il fango di Rozzano, a cui si aggiunge il biocarbonato, che per ora si produce a Peschiera Borromeo ma da settembre 2018 approderà anche all’impianto di San Giuliano Est. Il futuro è la produzione di zolfo negli impianti di Niguarda-Bresso e Sesto San Giovanni; un futuro prossimo, perché questa produzione verrà avviata entro la fine del 2018.

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