Fare squadra per porsi con maggiore efficacia nel confronto con le istituzioni, facilitando il dialogo fra i gestori, l’Ente idrico campano, la Regione e l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini. È con questo obiettivo che è nata Rete Campania, la rete composta dalle aziende campane del servizio idrico integrato. Il suo atto di nascita è stato sancito a Napoli, con la firma di un Protocollo d’intesa fra Utilitalia (Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) e 13 aziende del territorio che hanno aderito all’iniziativa. Più nello specifico si tratta di: Abc (Napoli), Acqua Campania (Napoli), Acquedotti (Orta di Atella), Asis Salernitana Reti ed Impianti (Salerno), Alto Calore Servizi (Avellino), Ausino Servizi Idrici Integrati (Cava dei Tirreni), Consac gestioni idriche (Vallo della Lucania), Evi – Energia verde e idrica (Ischia), Gesesa (Benevento), Gori (Ercolano), Ottogas (Napoli), Rdr (Torre del Greco) e Salerno Sistemi (Salerno). Realtà che generano un fatturato di oltre 500 milioni di euro e forniscono il servizio di acquedotto al 70% degli abitanti della Campania.
Rete Sud: affrontare i ritardi del Sud Italia
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto di Utilitalia Rete Sud, una rete di imprese con sede nel Mezzogiorno che operano nei settori dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia, per promuovere lo sviluppo dei servizi nel Sud Italia. Servizi, che in generale, e nell’idrico in particolare, contano ancora gravi ritardi. In Campania, per esempio, non è stato ancora completato il processo d riforma del servizio idrico avviato con la Legge Galli nel 1994. Anche il trattamento delle acque reflue rappresenta un forte elemento critico. Circa 130 agglomerati sono oggetto di procedura di infrazione comunitaria. Inoltre, la gestione dei fanghi di depurazione è complessa a causa della fragilità del contesto impiantistico locale, al quale l’incertezza del quadro normativo nazionale non giova.
Rete Campania: fare rete per un servizio più efficace
Rete Campania si pone dunque come uno spazio di confronto e programmazione per i gestori del territorio, con l’obiettivo di affrontare i problemi esistenti e facilitare il trasferimento delle best practice. Inoltre, promuoverà iniziative per far convergere il sistema idrico regionale verso un assetto conforme alla normativa, sia sotto il profilo degli affidamenti sia della tutela dei corpi idrici e della qualità del servizio.
Il Protocollo prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro sui temi dell’attività di regolamentazione del ciclo idrico. Inoltre, la creazione di gruppi di studio interaziendali su progetti innovativi da implementare su scala ampia, anche per fronteggiare a livello regionale gli effetti dei cambiamenti climatici.