Creare un “gemello” digitale della rete elettrica gestita per ottenere un modello dell’infrastruttura che consenta di testarla nelle condizioni più disparate. È il nuovo progetto avviato da e-distribuzione, che comincia a prendere forma grazie al 3D modeling. Per renderlo possibile la società ha investito nell’utilizzo dello scanner 3D come strumento di supporto alle proprie attività digitali sulle reti elettriche, con i primi risultati che iniziano ad arrivare, rappresentati da una straordinaria acquisizione di dati. Al momento sono state scansionate oltre 1000 cabine secondarie e più di 70 cabine primarie.
I dati verranno raccolti in un unico repository che consentirà l’introduzione di nuove modalità di lavoro come sopralluoghi da remoto, sviluppo di modelli di manutenzione predittiva attraverso l’intelligenza artificiale, e nuovi modi di interazione con il personale operativo in campo.
«Il laser scanner non si porta a casa solo immagini, ma una nuvola di punti in grado di restituirci con esatta precisione le misure di ciò che scansiona – Riccardo Galli, specialista di Telecontrollo e automazione, tecnologie di rete di e-distribuzione -. Questi dati sono utilissimi nelle diverse attività perché consentono e consentiranno con sempre maggiore verosimiglianza di gestire da remoto la nostra rete nazionale».
E tante e diverse sono infatti le possibili applicazioni. Tra queste, per esempio, la gestione delle cabine per attività quali la nuova progettazione di componentistica, il supporto da remoto avanzato (visione su Pc dell’immagine 360° della cabina secondaria), il censimento dei componenti della rete. Un’altra riguarda il coordinamento da remoto degli operativi, caso molto frequente in situazioni di task force dove personale sopraggiunge da fuori e conosce poco il territorio in cui andrà a operare. In questo contesto, il valore aggiunto sarà disporre di un unico coordinamento centrale con accesso a un sistema capace di fornire immagini 3D, particolari ed elenco dei componenti in una cabina e garantire supporto al personale in campo. Altra possibile applicazione dei dati acquisiti con laser scanner è poi la realizzazione del censimento automatico dei componenti che si effettua durante la verifica delle cabine secondarie: lo scanner 3D consente infatti di mappare un’intera cabina secondaria in meno di 20 minuti.
Poiché ampie sono le possibilità di impiego, diverse sono le tecnologie di laser scanner che la società sta testando, ognuna in funzione di uno specifico utilizzo. «Ci siamo dotati di differenti scanner che si distinguono per potenzialità, performance e tecnologie diverse: in base all’ambiente che si scansiona possono esser più adatti alcuni modelli, per esempio se ci troviamo all’aperto o in spazi chiusi, così come influiscono la dimensione e la luminosità – ha spiegato Cristina Silvestri, Head of Field operation technologies and innovation, Tecnologie di rete e-distribuzione -. Per la scelta dello strumento da adottare nelle diverse situazioni stiamo ovviamente valutando oltre alle differenti performance, anche la praticità d’uso e nuove modalità di scansione». Tra queste, per esempio, l’impiego di device su uno zainetto, in modo da ricostruire le linee elettriche esterne man mano che si cammina. Ma non vengono trascurate neanche le ultimissime novità, come un innovativo device, sviluppato da una start-up, che si basa sulla proiezione di luce strutturata.