Dal magazine - edizione maggio/giugno 2024
La siccità che sta interessando l’Italia ha portato ad un deficit di disponibilità naturale della risorsa idrica rinnovabile. Quest’ultima, a livello nazionale, si è ridotta ad appena 67 km3, ovvero il 52% in meno rispetto alla media del periodo 1951-2022.
Per tentare di arginare il problema, oltre a tutte le politiche di riduzione dell’inquinamento e di salvaguardia ambientale, è stato necessario uno sforzo collettivo da parte di tutti i Gestori idrici del Paese, che si è concretizzato in un importante incremento degli investimenti in tecnologia, al fine di tutelare questa preziosa risorsa.
Gli investimenti dei gestori industriali hanno mostrato una costante e rilevante crescita che li ha portati ad un valore medio pro capite (stimato) pari a 64 euro per abitante nel 2022 e 70 euro per abitante nel 2023. Tali numeri si avvicinano progressivamente al dato medio degli standard europei (pari ad 82 euro per abitante), e sono la dimostrazione tangibile del grande sforzo dei Distributori italiani nel preservare la risorsa acqua. Allargando l’orizzonte temporale all’intero ultimo decennio, il miglioramento assume dimensioni clamorose: +113% di investimento (dai 33 euro per abitante del 2012 si è arrivati ai già citati 70 euro per abitante del 2023), con un incremento medio annuo attorno al 7%.
Questa crescita vertiginosa è stata aiutata anche dal forte impulso dato dai finanziamenti europei e dal PNRR; quest’ultimo ha fornito risorse aggiuntive per circa 0,7 miliardi di euro l’anno (per un complessivo di circa 3,5 i miliardi di euro), che si esauriranno nel 2026. Si è invece concluso alla fine del 2023 l’orizzonte temporale del piano REACT-EU, il quale stanziava 476 milioni di euro per interventi sul recupero delle perdite di rete. In totale, dunque, i fondi europei destinati al settore idrico ammontano a circa 5 miliardi di euro. Una fetta significativa di questi ingenti investimenti portati avanti dai Distributori idrici è stata indirizzata sulle nuove tecnologie di smart metering. Gli innovativi dispositivi metrologici totalmente elettronici vantano una precisione di misura estremamente elevata; soprattutto, questi meters di ultima generazione possono garantire significativi benefici in termini di efficientamento delle reti e di risparmio della risorsa idrica. Infatti, potendo contare sull’equipaggiamento nativo di sistemi di raccolta, memorizzazione e trasmissione dei dati, in particolare del tipo Fixed Network, ossia basati sull’impiego di una rete fissa, quali, ad esempio, NB-IoT, 169 MHz e LoRa WAN, tali misuratori statici diventano ideali per fungere da base di un esteso sistema di telegestione della rete. Gli smart meters rappresentano i nodi vitali di una capillare rete di telecontrollo diffuso che incamera, trasmette, analizza e gestisce in tempo reale dati di consumo ed allarmi; ciò garantisce un’ottimizzazione del funzionamento globale dell’acquedotto, con significativi guadagni di efficienza, nonché una pervasiva digitalizzazione del Sistema Idrico Integrato Italiano. Il tutto a vantaggio sia degli utenti finali, sia dei Distributori. Per questi ultimi il vantaggio è doppio: la miglior efficienza gestionale permette loro di minimizzare i costi e, grazie alla positiva valutazione del servizio stilata da ARERA, di poter incrementare la tariffa.
Ma non vanno minimizzati neppure gli impatti dal punto di vista ambientale: una precisione metrologica estremamente elevata, come quella garantita dai migliori contatori elettronici in commercio, permette di ridurre in maniera importante la Non Revenue Water (ossia le perdite apparenti), evitando sprechi da parte degli utenti e consentendo al distributore di incamerare maggiori risorse (attraverso una più corretta e precisa fatturazione dei consumi) che poi potranno essere reinvestite sugli impianti, migliorandone lo stato e garantendone il costante ammodernamento. Questo, a sua volta, porterà ad una riduzione anche delle perdite fisiche, minimizzando al massimo le dissipazioni di risorsa idrica.
WaterTech, storico marchio italiano nel campo della misura dell’acqua e del gas, si propone come un partner affidabile ed esperto nel settore della digitalizzazione delle reti, affiancando le Utilities in questo processo di modernizzazione degli acquedotti e mettendo a disposizione dei Distributori idrici il proprio profondo know-how in campo tecnologico.
Parte di ARAD Group, multinazionale di origine israeliana specializzata a livello mondiale nel campo della misura dell’acqua, WaterTech ha sviluppato (collaborando strettamente con la casa madre israeliana, ed in particolare con Arad Technologies, una società di ingegneria interna al Gruppo che impiega oltre 100 ingegneri dotati dei più sofisticati laboratori e mezzi di ricerca) una nuova generazione di smart meters totalmente elettronica, basata sulla propagazione delle onde ultrasoniche. Questi avanzatissimi contatori statici ad ultrasuoni, denominati SONATA e OCTAVE, nascono dall’unione tra la moderna tecnologia israeliana e la tipica innovatività italiana e vantano una precisione di misura di massimo livello (fino a R800), nonché l’equipaggiamento nativo di sistemi di raccolta e trasmissione di dati ed allarmi automatici, sia in modalità Fixed Network, sia con sistemi di prossimità (Walk-by / Drive-by). SONATA e OCTAVE permettono alle reti idriche italiane non solo di superare le difficoltà attuali ma di allinearsi alle migliori practice europee e mondiali.