Davide Montefiori – Referente Impianti Fognari Depurativi |
Luca Sudati – Italian Market Director, BM Tecnologie Industriali Spa |
Gli obiettivi di HERA legati all’impegno nel rigenerare le risorse e “chiudere il cerchio” si concretizzano attraverso iniziative e progetti in tre ambiti:
- transizione verso un’economia circolare
- gestione sostenibile della risorsa idrica
- tutela dell’aria, del suolo e della biodiversità.
In questo ambito l’azienda ha voluto concentrarsi sul miglioramento della qualità dei fanghi di depurazione, in modo che possano essere riutilizzati per scopi agricoli, riducendo il tenore di metalli pesanti.
I fanghi di depurazione sono considerati rifiuti speciali e devono essere gestiti secondo quanto prescritto dal D.Lgs. 152/2006. Nel 2022 gli impianti gestiti dal Gruppo hanno prodotto 35,0 chilogrammi di fanghi per abitante equivalente servito, 0,4 chilogrammi in più rispetto all’anno precedente. A livello di Gruppo una parte dei fanghi prodotti (45.085 tonnellate, circa il 28%) è stata smaltita attraverso incenerimento dedicato (29.705 tonnellate, il 18,7% del totale), conferimento in discarica (9.145 tonnellate, il 5,8% del totale contro il 10,4% del 2021) e una parte residua con altri trattamenti (6.236, il 3,9%). La restante parte è stata recuperata (113.898 tonnellate, circa il 72%) attraverso reimpiego agronomico indiretto previo compostaggio (104.325 tonnellate, il 65,6%), recupero diretto in agricoltura (9.573tonnellate, il 6,0%). Il Gruppo ha l’obiettivo di ridurre ulteriormente il conferimento di fanghi in discarica nei territori serviti. In particolare, in Emilia-Romagna (territorio servito da Hera Spa), l’obiettivo per il 2030 è di ridurre il conferimento fino ad 1,5%.
Per incrementare la qualità e quindi il reimpiego agronomico è necessario garantire un presidio e avere la capacità di determinare le fonti di contaminazione all’interno della rete fognaria.
Dopo attenta valutazione si è scelto di utilizzare in alcuni contesti di studio la soluzione di intelligenza per le acque reflue con tecnologia Kando, implementata in collaborazione con B.M. Tecnologie Industriali Srl.
Il sistema è stato adottato sui sistemi fognari di Sassuolo e Castel San Pietro Terme, per la ricerca delle fonti di scarico in rete di metalli pesanti quali zinco, nichel e cromo.
Il monitoraggio in continuo della rete ha permesso l’individuazione delle fonti dello scarico e, con le opportune azioni correttive adottate in sinergia con gli Enti competenti, la riduzione nel tempo del tenore di metalli pesanti.
La tecnologia consente di associare al refluo campionato un indice di contaminazione utile per prevenire eventi anomali e ricostruire le potenziali fonti.
Gli obiettivi del progetto sono:
- Creare consapevolezza della rete di acque reflue per rilevare i metalli pesanti alla fonte ed eliminarne lo scarico. Ciò si ottiene implementando unità di raccolta dati IoT (Internet of Things) che riportano continuamente parametri indicativi di qualità delle acque reflue da punti chiave intorno all’area del progetto. Raccogliendo, trasmettendo e analizzando i dati sulle condizioni delle acque reflue in tempo reale, la soluzione determina un “indice di contaminazione” in tempo reale per ogni posizione monitorata nella rete, presentando queste informazioni agli utenti tramite un dashboard online dedicato.
- Tracciare le cause delle modifiche ai parametri di qualità fino alle loro fonti utilizzando strumenti di apprendimento automatico, modelli di rete e meta-analisi dei risultati dei test di laboratorio, consentendo all’azienda di interloquire con gli Enti competenti e sensibilizzare le aziende nel migliorare i loro processi di pretrattamento e ridurre al minimo il rischio posto sul sistema di raccolta, agli impianti di depurazione e alla salute pubblica e ambientale del territorio.
Alla conferenza, verranno condivisi i risultati quantificabili e le conclusioni del progetto, delineando il numero di eventi anomali nella qualità delle acque reflue rilevati nel bacino idrografico; i risultati dell’analisi di laboratorio dei campioni di effluenti, condotta per corroborare i risultati dell’analisi dei dati in tempo reale; distribuzione della qualità delle acque reflue (la proporzione relativa di eventi di contaminazione classificati come bassi, medi ed estremi); e i risultati della mappatura degli eventi.