L’evoluzione delle curve di regolazione delle pressioni di rete, dal tradizionale schema orario a quello basato sulle portate e sui consumi effettivi, ha dimostrato di ottenere il massimo livello di performance auspicabili minimizzando le oscillazioni in rete con una Modulazione dinamica in base alla domanda.
Le attività sul distretto del Flaminio a Roma sono iniziate 12 mesi fa con la progettazione di un nuovo assetto di rete stravolgendo completamente quello fino ad allora ordinario. È stato quindi realizzato un collegamento ex novo DN400 da una condotta DN1200 con lo scopo di rendere unica, indipendente e regolata l’alimentazione idraulica del distretto.
La zona soggetta a regolazione e a nuovo assetto è rappresentata da una lunghezza della rete di distribuzione di circa 40 km dedicata a 1200 utenze.
A seguito della realizzazione del nuovo collegamento e all’installazione di una PRV Raci DN400 è stata avviata la regolazione in prima battuta con taglio fisso per valutare la risposta della rete.
L’analisi dei dati registrati dai misuratori di pressione, installati lungo la rete di distribuzione, ha mostrato un ampio margine di manovra orientato alla ricerca di un’ottimizzazione tale da minimizzare le oscillazioni di pressioni dovute ai momenti di maggiore e minore consumo.
È stata quindi implementata una prima logica di funzionamento basata sul tradizionale schema orario, modulando i valori di pressione in uscita dalla valvola di regolazione in base ai momenti di consumo della rete.
In questo modo seppur ottimizzata la rete con un visibile decremento dei valori di portata e pressione medi all’interno del distretto, si sono rilevate finestre di lavoro ulteriormente ottimizzabili evidenziate da oscillazioni dei valori di pressione non controllate con quella logica di funzionamento implementata. Per attenuare ulteriormente le oscillazioni in rete, garantendo il servizio contrattualizzato, il driver principale è stato quello di considerare i consumi effettivi della rete inserendo come variabile da monitorare la portata in ingresso al distretto. In questo modo è stato possibile svincolarsi da una logica di imposizione dei valori di pressione su fasce orarie, e conseguentemente anche di una possibile limitazione del servizio offerto.
L’implementazione di una curva di lavoro basata sui valori di portata in ingresso ha permesso la regolazione della pressione sulla base delle vere esigenze della rete.
La logica di funzionamento, dunque, propone una curva che restituisce un valore di pressione target direttamente proporzionale ai valori di portata, con l’imposizione di un tetto massimo al di sopra del quale qualsiasi sollecitazione della rete, come per esempio una perdita, non comporti “l’autorizzazione” ad un aumento della pressione in rete.
La curva implementata ha dimostrato l’ottenimento dei massimi livelli di performance riducendo al minimo le oscillazioni di pressione in rete e garantendo un livello di servizio di alta qualità.