Finisce davanti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato lo scontro fra Fastweb e Open Fiber sulle nuove reti banda ultra larga in fibra ottica. Il problema riguarda in particolare la città di Milano, dove, ha denunciato Fastweb nell’esposto presentato all’Antitrust, la società ha dovuto frenare le proprie attività di vendita della fibra ai clienti perché Open Fiber non riuscirebbe a soddisfare le richieste. Fastweb vorrebbe infatti attivare 2.500 clienti a settimana, ma Open Fiber si ferma a 900: un ritardo che danneggerebbe sia l’azienda che i suoi clienti, costretti ad attendere la fibra per mesi dopo averla richiesta. A questo si aggiungono, si legge nell’esposto «gravissimi disservizi» sui clienti, imputabili a «negligenze» di Open Fiber e quindi la richiesta affinchè l’Autorità intervenga «per ripristinare una corretta concorrenza». Uno scontro che Open Fiber da parte sua dichiara che vada ricondotto a «normali dialettiche commerciali tra i due soggetti». La questione però è davvero importante, in quanto per la prima volta si chiede all’Antitrust di indagare su un dossier strategico per l’Italia, ovvero sulla reale capacità di operare da parte dell’azienda che sta realizzando la prima grande rete nazionale alternativa a quella di Tim. Un piano sfidante che prevede di portare la fibra ottica in 9,6 milioni di unità immobiliari entro il 2022. Ora sono a quota 2 milioni quelle dove in effetti la fibra è vendibile, secondo la società, e in 2,5 milioni di case arriva vicino, ma manca l’ultimo tratto, il più complicato, quello nelle case degli utenti, che richiede ulteriori lavori. Per centrare l’obiettivo Open Fiber deve dunque da qui al 2022, coprire effettivamente 1,4 milioni di case all’anno. L’azienda lo considera perfettamente alla portata, dal momento che la forza lavoro indiretta crescerà in maniera considerevole quest’anno e il prossimo in relazione all’apertura di migliaia di nuovi cantieri. Anche gli addetti diretti, attualmente 550, dovrebbero arrivare nell’arco di quest’anno a circa 1000 unità.