Digitalizzare le reti acquedottistiche e migliorare la depurazione dei reflui. Riguardano questi due filoni di attività i progetti presentati da Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi che si sono aggiudicati finanziamenti Pnrr per quasi 51 milioni di euro. 34 milioni sono stati ottenuti per due interventi di digitalizzazione delle reti di 34 comuni del veronese, mentre quasi 17 milioni per altre opere che interessano gli impianti di depurazione.
Il progetto D.R.I.VER
Uno dei progetti più significativi è quello denominato D.R.I.VER (Digitalizzazione Rete Idrica Verona), che riguarderà le reti idriche dei comuni di Verona, Grezzana, San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto, Buttapietra, Bosco Chiesanuova, Cerro Veronese, Erbezzo, Roverè Veronese, San Mauro di Saline, Velo Veronese, Sant’Anna d’Alfaedo, Fumane e Tregnago. Il suo obiettivo è la riduzione delle perdite su infrastrutture che si estendono per oltre 2500 chilometri e a servizio di 323.000 abitanti. Il progetto ha un valore di 30 milioni di euro, dei quali 22 provenienti dal Pnrr. Basato sulla digitalizzazione delle reti, il progetto prevede l’utilizzo di tecnologie innovative per la ricerca delle perdite e per la gestione della pressione nelle reti.
70.000 smart meter
Punto cardine di questo progetto, che punta a ridurre le dispersioni di risorsa idrica del 35%, è l’installazione di 70.000 smart meter, che consentono la trasmissione a distanza dei dati sui consumi. La presenza di queste informazioni, tempestive e dettagliate, consentirà all’azienda di gestire con maggiore efficienza le reti, riducendo i consumi elettrici e gli spostamenti di personale sul territorio, con conseguente risparmio di carburante. Le attività si concluderanno nel marzo 2026 e vedranno la distrettualizzazione di 2.545 chilometri di infrastruttura. Notevoli benefici attesi: il recupero, rispetto al 2020, di oltre 7,5 milioni di metri cubi di acqua e la riduzione dei consumi energetici annui di circa 3,4 milioni di kWh con un risparmio di 1.600 t CO2 emesse.
Il monitoraggio delle reti
L’altro progetto di digitalizzazione è stato messo a punto da Azienda Gardesana Servizi e prevede un investimento di 17 milioni di euro, dei quali 12 da fondi Pnrr. Gli interventi in questo caso rientrano nel piano di ammodernamento della gestione del servizio avviato dall’azienda nel 2020 e prevedono un mix di opere che comprende l’implementazione di tecnologie innovative di monitoraggio delle infrastrutture, l’adozione di best practise nella gestione delle reti e la formazione specifica del personale. In questo modo, si prevede una riduzione del 36% delle perdite che corrisponde al recupero di circa 4,4 milioni di metri cubi d’acqua all’anno. Dal punto di vista dei costi di gestione, nel periodo 2020-2025 si otterrà un risparmio energetico di circa 7 milioni kWh pari a circa 3,6 milioni di euro al costo attuale.
Il potenziamento del depuratore di Affi
In ambito depurazione i quattro progetti finanziati interessano gli impianti di Affi, Peschiera del Garda e Verona. Tra i più importanti quello, già avviato lo scorso settembre, sul depuratore di Affi. Del valore di 3,3 milioni, riguarda la riqualificazione e il potenziamento dell’impianto per garantire una migliore efficacia dei trattamenti, l’abbattimento degli odori e una maggiore efficienza gestionale, con un consistente risparmio sui consumi di energia. Al momento Azienda Gardesana Servizi sta realizzando nuove vasche di equalizzazione, i locali pretrattamenti e di disidratazione, per poi procedere con l’installate di tutte le apparecchiature e di tutti i collegamenti idraulici.
Nuova linea fanghi per l’impianto di Peschiera del Garda
Rilevanti anche le opere di manutenzione straordinaria e per il riavvio della linea fanghi del depuratore di Peschiera del Garda. Il loro valore è di 11,8 milioni di euro, dei quali 3,5 milioni finanziati dal Pnrr, e sono focalizzate in particolare sulla linea fanghi. Prevedono, tra le altre cose, la demolizione e rifacimento di entrambi i digestori anaerobici, la demolizione della centrale termica, la realizzazione di un nuovo edificio tecnico e di una nuova vasca di accumulo fanghi. Il tutto avverrà nell’area attualmente già adibita a trattamento fanghi di supero e laminazione acque in ingresso, all’interno del sedime del depuratore. La gara sarà bandita in questo mese di giugno 2024 comprendendo sia la progettazione esecutiva sia i successivi lavori, con termine previsto per la loro conclusione fissato entro l’estate del 2026.