Nuove risorse a disposizione dei gestori delle reti di trasmissione e distribuzione elettrica per rafforzare le infrastrutture contro gli effetti del cambiamento climatico. È quanto prevede il decreto n. 150 del 2022, firmato dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che dà attuazione alla misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Interventi su resilienza climatica delle reti” (M2C2 2.2).
Un occhio di riguardo al Sud
La misura mette a disposizione 500 milioni di euro di contributi a fondo perduto per i concessionari della rete elettrica di trasmissione e distribuzione. Del totale dei fondi il 40% è destinato alle regioni meridionali, ovvero:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia.
Reti più resilienti e meno interruzioni
Il decreto ripartisce le risorse sulle varie linee di intervento necessarie, finalizzate a raggiungere il target previsto dal PNRR. Target che consiste nell’aumentare la resilienza di almeno 4000 km della rete elettrica agli eventi meteorologici estremi (inondazioni, ondate di calore, cadute di alberi, ghiaccio e rischi idrogeologici). E nel ridurre la probabilità di interruzioni prolungate della fornitura elettrica e limitare le loro conseguenze sociali ed economiche negative per le aree interessate.
La ripartizione delle risorse
Andando un po’ più nello specifico, il provvedimento destina 150 milioni di euro a sostenere la realizzazione di interventi impattanti su almeno 1500 km della rete di trasmissione.
I restanti 350 milioni di euro sono invece destinati alla realizzazione di interventi che interessano la rete di distribuzione, un costo massimo ammissibile non superiore a 125.000 euro/km.
La misura prevede che entro 15 giorni dalla sua entrata in vigore vengano adottati i provvedimenti che stabiliranno le modalità e i termini per la presentazione dei progetti da parte degli operatori delle reti. Così come i criteri per l’ammissibilità e valutazione dei progetti e per la concessione dei contributi.
L’ammontare massimo concedibile per ciascun progetto non è inferiore a un milione di euro.