Dal governo 4,5 miliardi di euro per la riduzione delle perdite della rete idrica e per la depurazione. A fare l’annuncio il ministro per la Coesione territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, nel corso di un convegno svoltosi alla Camera dei Deputati.
“L’acqua è un bene comune e per questo sono state stanziate risorse importanti, soprattutto con I patti per il Sud, di cui i primi interventi sono partiti” – ha puntualizzato il ministro. Poi ha aggiunto che “al Sud serve però anche un’importante riorganizzazione delle gestioni, per superare le frammentazioni, presupposto per rilanciare gli investimenti. Il processo è partito con lo Sblocca Italia e sta faticosamente procedendo”.
Dei 4,5 miliardi di euro stanziati, 3,5 miliardi sono destinati al trattamento delle acque reflue, collettamento e depurazione, mentre un miliardo alla riduzione delle perdite sulle reti acquedottistiche.
E proprio la questione della depurazione dei reflui rappresenta una vicenda delicata, con tanto di multe da pagare all’Unione europea. In base alle attuali procedure di infrazione aperte sui depuratori, in tutto il Paese, l’Italia rischia di pagare 126 milioni di euro all’anno di sanzioni. Se questo è il rischio, la realtà non è meno amara, considerando che dallo scorso anno la somma che sborsano le Regioni per le sanzioni sempre in tema di depurazione ammonta già a 60 milioni. “Un tema che ci trasciniamo da decenni, oramai cronico, soprattutto al sud. Il Governo ha creato un Commissario Nazionale per la depurazione perché su questo tema dobbiamo correre. Queste sanzioni raggiungeranno cifre importanti e andranno avanti finché non avremo i depuratori”, ha spiegato nel suo intervento Erasmo D’Angelis, a capo di Italiasicura, la struttura del Governo su Dissesto, Acqua ed Edilizia scolastica.
A questo proposito il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha annunciato la nomina a breve del Commissario straordinario per le opere di depurazione idrica, figura prevista dal decreto legge 243/2016, convertito dal Parlamento a metà marzo.
Didascalia foto: Claudio De Vincenti