12/07/2018
Servizi a Rete

Dal fondo europeo 420 milioni per la banda larga

Arrivano le prime risorse a favore del Connecting Europe Broadband Fund (Cebf), il fondo dell’Unione europea creato nel 2016 a supporto degli investimenti per lo sviluppo della banda larga nel continente. Ben 420 milioni di euro messi a disposizione del partner del fondo: Banca europea per gli investimenti (Bei) con 140 milioni di euro, dei quali 100 milioni sostenuti dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi); Commissione europea, con 100 milioni, la tedesca KfW Bankengruppe, la nostra Cassa depositi e prestiti e la francese Caisse des Dépôts, con impegni pari a 50 milioni di euro ciascuno; Cube Infrastructure Managers, con 5 milioni di euro, e altri investitori con 25 milioni di euro.
Un tesoretto che, come da obiettivo del Cebf, servirà a colmare la mancanza di risorse sul mercato destinate allo sviluppo della banda larga nelle zone rurali e bassa densità abitativa, attraverso il sostegno a investimenti in infrastrutture tramite il finanziamento diretto al settore privato, alle imprese pubbliche, ai partenariati pubblico-privato e a intermediari finanziari.
Si tratta di uno strumento prezioso per soddisfare la crescente domanda di finanziamenti di progetti dedicati alla banda larga e ultralraga in tutta Europa e la realizzazione di infrastrutture di nuova generazione diffuse, sicure ed efficienti sotto i diversi punti di vista economico, ambientale, energetico e sociale. Con questo obiettivo, il Fondo prevede di mobilitare investimenti aggiuntivi per un valore compreso tra 1 e 1,7 miliardi di euro nei prossimi anni.

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