Dal Cda di Acquedotto Pugliese via libera a gare per 66 milioni di euro

Acquedotto Pugliese investe per innovare e potenziare il servizio idrico e di depurazione

Ben 66 milioni di euro. A tanto ammonta il valore complessivo dei bandi di gara approvati dal Consiglio di amministrazione di Acquedotto Pugliese. Investimenti finalizzati a innovare le infrastrutture, a potenziare le reti idriche e fognarie e gli impianti di depurazione.

Tra gli interventi più rilevanti il progetto Smart Meter per la telelettura dei consumi. L’obiettivo è la sostituzione degli attuali contatori con misuratori intelligenti di nuova generazione. Il piano prevede la sostituzione progressiva in un arco di dieci anni dell’intero parco contatori, costituiti da un milione di apparecchiature.

Progetto Smart Meter: sostituzione dei primi 240.000 misuratori

Nello specifico il Cda ha approvato gli appalti per sostituire i primi 240.000 misuratori da installare nelle province di Taranto e Brindisi, per un importo a base d’asta di 21,2 milioni di euro. Di questi, 8 milioni andranno per l’approvvigionamento dei primi 100.000 smart meter e 13,2 milioni per la loro installazione. Numerosi i vantaggi attesi dall’operazione, come la fatturazione a conguaglio, la possibilità di accesso ai consumi tramite apparecchiature mobili e l’ottimizzazione della gestione delle reti idriche.

Reti fognarie: pompa centrifuga innovativa a Torre del Diavolo

Altro importante investimento riguarda i lavori di manutenzione straordinaria all’impianto di sollevamento fogna di Torre del Diavolo, alla periferia Sud di Bari, per il quale la base d’asta è di 710.000 euro. La gara prevede la progettazione di una innovativa pompa centrifuga ad asse verticale, in grado di rispondere appieno alle esigenze dell’impianto. La pompa sostituirà due delle quattro elettropompe centrifughe presenti, preposte al sollevamento del refluo diretto all’impianto di depurazione di Bari Est, dove sono trattati i reflui di 11 quartieri della città.

Potenziare le reti

Tra gli appalti approvati anche il potenziamento delle reti idriche e fognarie, rispettivamente di 2 e 3 chilometri, a Sannicandro di Bari, per 5,6 milioni di euro, e il completamento delle reti, con la realizzazione di 5 chilometri di condotte acqua e 6,2 chilometri di nuovi tronchi fognari, a Patù (Lecce), per 6 milioni. Acquedotto Pugliese ha approvato inoltre il completamento delle reti idriche, 4,5 chilometri, e fognarie, 8 chilometri, a Torre Mozza e Torre Fontanelle e parte di Torre San Giovanni, località marine di Ugento, e del sistema di collettamento dei reflui al depuratore di Ugento. Questo prevede la realizzazione di sei impianti di sollevamento, per un importo di 9,3 milioni di euro.

Verso una depurazione sempre più green e sicura

Per quanto riguarda il comparto depurazione, è stata approvata la procedura di gara per potenziare l’impianto a servizio dell’agglomerato di Maglie (Lecce), una mega opera da 10 milioni di euro. Il progetto, da realizzare in due anni, comprende il potenziamento della linea acque e il ripristino funzionale della linea fanghi, l’installazione di sei nuovi impianti di abbattimento delle emissioni odorigene e la costruzione di una vasca di disinfezione delle extra-portate. L’impianto sarà dotato di nuove pompe e piping, di misuratori di portata e sensori monitoraggio, di quattro cupole di chiusura del digestore che garantiranno il ripristino funzionale della stabilizzazione anaerobica, di un impianto di desolforazione biogas e una torcia di combustione biogas.

Verrà potenziato anche il depuratore di Gioia del Colle, dove sono previsti interventi per 8,3 milioni di euro, per consentire il riutilizzo in agricoltura delle acque depurate e la riduzione dell’impatto olfattivo. Previsti, inoltre, un bando di gara per l’affidamento del servizio di campionamento e analisi chimiche e odorigene sull’intero parco impiantistico di Acquedotto Pugliese per un importo a base d’asta di 2 milioni di euro e la fornitura di strumentazione per il campionamento delle acque in entrata ai depuratori per un importo a base d’asta di 875.000 euro.

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