Colpo di scena su una delle poche gare gas affidate secondo il modello Atem. Il Tar (Tribunale amministrativo regionale) della Lombardia ha annullato la gara per la distribuzione del gas a Milano, accogliendo il ricorso di 2i Rete Gas contro l’aggiudicazione ad A2A.
Ricorso legato a una serie di formalità non rispettate nella presentazione dell’offerta da parte della multiutility lombarda, quali la mancata dichiarazione delle condanne penali subite, la mancata dimostrazione del pagamento del contributo a favore di Anac e la contestazione del computo metrico presentato su un impianto nel comune di Cinisello Balsamo.
Allo stesso modo, il Tar aveva accolto il ricorso di A2A contro 2i Rete Gas, anche questo legato a formalità nella presentazione dell’offerta. Insomma, secondo il Tar, entrambi i concorrenti, tra l’altro gli unici, vanno esclusi dalla gara. Per l’assegnazione del servizio, pertanto, è necessario indire una nuova gara. Sia A2A sia 2i Rete Gas comunque possono ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza.
Quella oggetto della contesa è una mega gara del valore di 1,3 miliardi di euro, che riguarda la concessione della durata di 12 anni del servizio di distribuzione del gas naturale in 830.000 punti di riconsegna distribuiti tra Milano e i comuni di Baranzate, Bollate, Cinisello Balsamo, Corsico, Novate Milanese e Sesto San Giovanni. Il maxi appalto, il secondo per importanza economica dopo quello di Roma, era stato assegnato dal Comune di Milano nel settembre 2018, dopo un iter di 3 anni. Ad aggiudicarselo Unareti, la società controllata dalla multiutility A2A che aveva appunto battuto l’altro colosso dell’energia, 2i Rete Gas, controllata dal fondo F2i, grazie ai 5 punti in più per l’offerta tecnica, a parità di giudizio sull’offerta economica.
In attesa dei prossimi sviluppi, Unareti continuerà a gestire il servizio, sotto l’attuale regime transitorio, fino alla conclusione della nuova gara.