Il Consiglio di distretto Irpinia-Sannio ha inviato all’Autorità di regolazione energia reti e ambiente il piano di interventi indispensabili per risolvere il problema delle reti idriche e contenere l’emergenza idrica.
Il piano messo a punto comprende progetti per l’immediato, con investimenti stimati per circa 34 milioni di euro e realizzabili in pochi mesi, e opere strategiche, che ricalcano il lavoro progettuale realizzato nel 2012 dall’Ato Calore-Irpino.
Tra i primi rientrano una serie di lavori per ridurre le perdite più importanti. Nel complesso il progetto prevede una quarantina di interventi per 63 km di nuovi adduttori e nuovi volumi di accumulo per circa 4.000 metri cubi. Attraverso queste opere, si stima il recupero di una portata massima di risorsa pari a 1.200 litri al secondo. Un’enormità, se si considera che l’intero sistema irpino si regge su circa 1.500 litri al secondo in tutto.
Tra le opere strategiche, invece, priorità alla realizzazione dell’interconnessione tra l’invaso Conza della Campania, dove è già presente un potabilizzatore da 1500 litri di acqua al secondo, dei quali 1000 vanno verso la Puglia, e Torella de Lombardi. Un’opera del valore di oltre 30 milioni, per la quale è già disponibile una dettagliata scheda progettuale, e che consentirebbe di distribuire, attraverso l’Alto Calore, l’acqua nell’intero territorio della provincia di Avellino.
A questo si aggiunge la costruzione dell’Acquedotto del Basso Calore con una spesa di 60 milioni.
Nel complesso gli investimenti per le opere ammontano a diverse centinaia di milioni, da finanziare con le risorse messe a disposizione dal ministero dell’Ambiente per la crisi idrica. Risorse nel totale pari a 250 milioni di euro e destinate a tutto il Paese, ma sulle quali la Campania dovrebbe avere la precedenza per via delle difficoltà di approvvigionamento che prosegue da questa estate. A questi fondi potranno aggiungersi risorse legate al Patto della Campania.