Entra in fase esecutiva l’opera più importante prevista a Palermo in ambito fognario-depurativo. Si tratta del raddoppio del depuratore di Acqua dei Corsari, per il quale la struttura del Commissario Unico per la Depurazione, guidata da Maurizio Giugni, ha disposto la consegna definitiva dei lavori alla ditta affidataria. Può così partire la realizzazione dell’impianto da 880.000 abitanti equivalenti, capace di coprire il territorio di Palermo e di alcuni comuni della sua provincia:
- Altofonte
- Ficarazzi
- Villabate
- la frazione di Portella di Mare del comune di Misilmeri.
Il raddoppio dell’impianto di Acqua dei Corsari è uno dei tredici interventi previsti nel capoluogo siciliano per cancellare la città dalla procedura d’infrazione comunitaria 2004/2034, giunta a sanzione pecuniaria con condanna C-251/17.
L’iter dell’opera
La sua realizzazione era stata avviata a fine ottobre dello scorso anno con la prima consegna parziale dei lavori, limitata alle sole opere indifferibili e urgenti che riguardavano l’ammodernamento dell’impianto esistente. L’iter autorizzativo del nuovo depuratore è stato accelerato fino all’emissione, lo scorso giugno, del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) da parte di Regione Sicilia. Il progetto è stato così adeguato alle prescrizioni ambientali indicate nel PAUR e trasmesso di nuovo alla Regione che a settembre ha dato il via libera alla consegna definitiva delle opere.
Negli scorsi mesi Amap, la società che gestisce il ciclo idrico, ha inoltre avviato il piano Interventi urgenti di manutenzione straordinaria a carico del Gestore per la messa in sicurezza del ciclo di trattamento, del valore di circa 5 milioni di euro, per ripristinare le condizioni minime per il rispetto dei limiti di legge allo scarico.
Opere per oltre 20 milioni di euro
A realizzare il raddoppio la Dondi Costruzioni, società con sede a Rovigo che si occupa della realizzazione di progetti infrastrutturali per impianti di trattamento acque, reti acqua gas, fognature e bonifica suoli. I lavori, del valore di 22,2 milioni di euro, dovranno essere realizzati in 648 giorni naturali e consecutivi.
Amap curerà le soluzioni green
L’impianto sarà dotato, a cura di Amap, di due ulteriori sistemi “green”: l’impianto di bioessiccamento e pirolisi dei fanghi e un impianto fotovoltaico. Questi insieme permetteranno di ridurre i consumi elettrici complessivi fino al 70%.
«Oggi siamo nelle condizioni di portare a pieno regime i lavori di un’opera fondamentale nella riorganizzazione dello schema idrico palermitano – ha commentato il Subcommissario Riccardo Costanza -. L’iter autorizzativo, tutt’altro che semplice, è ora stato completato. Serve quindi il massimo sforzo sul cantiere, per completare un’opera attesa e fondamentale per il futuro della città e della sua provincia».