Buone notizie per gli abitanti del comprensorio del Cilento. Regione Campania ha inserito nell’elenco delle opere da finanziare il primo stralcio della ristrutturazione dell’acquedotto Faraone per un importo di 5 milioni di euro. Si tratta della più importante infrastruttura idrica in mano a Consac, la società che gestisce il servizio idrico nei comuni dell’area del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
L’acquedotto Faraone: un ripristino necessario
Una rete di adduzione che si sviluppa per 70 km: dalle sorgenti del fiume Faraone, percorre la valle del Mingardo, fino a Palinuro. Qui si sdoppia in due adduttrici: una che prosegue in direzione del Golfo di Policastro, l’altra verso Nord fino alla piana dell’Alento, servendo in tutto circa una ventina di comuni. La condotta riversa però, ormai da anni, in pessimo stato, con ingenti perdite e frequenti interruzioni del servizio. Problemi che la società ha finora fronteggiato con interventi limitati in attesa di fondi per procedere con un più sistematico ripristino delle tubature. Fondi che adesso finalmente arrivano e che consentiranno al consorzio di avviare la sostituzione di ben 10 km di condotte e quindi di eliminare numerose perdite migliorando l’efficienza del servizio.
Il prossimo step
Ma non solo. La società infatti attende anche un ulteriore finanziamento di altri 2 milioni di euro per il progetto esecutivo del secondo stralcio dell’opera e di 7 milioni per la sostituzione di altri 10 km dell’adduttrice Faraone II lotto.