Viene presentata una delle soluzioni sviluppate dal caso studio Venezia nell’ambito del progetto finanziato HORIZON 2020 B-WaterSmart, conclusosi lo scorso 31 agosto, per promuovere la valorizzazione delle risorse connesse alla depurazione dei reflui urbani e facilitare l’applicazione di logiche di recupero (RR) e di economia circolare (CE).
Si tratta di uno dei due strumenti strategici per il supporto ai decisori (Decision Support Systems, DSS) sviluppati con ENGINEERING, quello dedicato ai fanghi (l’altro è dedicato alla valorizzazione degli effluenti di depurazione), che mette a fattor comune dati ed informazioni provenienti da diversi silos territoriali, per creare una visione standardizzata, oggettiva e comune sulle problematiche e le opportunità di valorizzazione di questa risorsa.
Una sfida chiave del caso studio era infatti quella di tentare di fare chiarezza ed offrire un ambiente informativo stabile sul difficile tema della gestione dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione di reflui urbani; risorse ancora profondamente condizionate da visioni pregiudiziali e normative settoriali frammentate che ostacolano la loro più naturale valorizzazione, ovvero la destinazione fisiologica all’ambiente e al suolo.
L’identificazione delle criticità e delle soluzioni di sviluppo più congeniali sono state messe a punto grazie ad un lungo lavoro di analisi dei dati e la fattiva collaborazione di tutta la Comunità di Pratica del territorio regionale, ovvero di tutti gli stakeholder chiave della filiera (autorità, gestori, utilizzatori finali…).
Entrambi i DSS sono dotati di funzionalità chiave come la visualizzazione di dati ed indicatori su mappe e grafici con un repository aggiornato ed aggiornabile delle normative pertinenti a livello UE, nazionale e regionale, e con interfacce utente dedicate per l’aggiornamento dei dati attraverso procedure semplificate. Nel settore dedicato ai fanghi, qualità e rischi nel territorio veneto, analizzati in un periodo di tre anni, hanno permesso di implementare un paradigma di valutazione per più di 10 criteri di interrogazione e 40 indicatori chiave (KI) su potenziali di valorizzazione, indici di sfruttamento, accettabilità e benefici diretti ed indiretti.
Come risultato, un’informativa acquisita, oggettiva e tracciata, che oggi consente una consapevolezza condivisa su limiti ed opportunità effettivi.