L’assemblea dei sindaci ha riconfermato in blocco il Consiglio direttivo dell’Autorità Idrica Pugliese, che dunque resterà in carica per un altro mandato triennale, fino al 2028. A guidare il Consiglio direttivo sarà ancora Antonio Matarrelli, sindaco di Mesagne (BR), già presidente uscente, coadiuvato dai consiglieri Luca Lopomo, sindaco di Crispiano (TA), Michele Merla di San Marco in Lamis (FG), Gianluca Vurchio di Cellamare (BA) e Maria Laura Mancini, prima cittadina di Minervino Murge (BT), eletta vicepresidente. A far propendere per la riconferma gli importanti risultati raggiunti nel triennio concluso, che ha visto l’approvazione, nel 2023, di un imponente Piano d’ambito con un programma di interventi del valore complessivo di 7 miliardi di euro da realizzare entro il 2045.
Grandi investimenti
Tra il 2022 e il 2024, sono stati già investiti 1,23 miliardi di euro per il potenziamento, l’ammodernamento, il telemonitoraggio o la realizzazione ex novo delle infrastrutture idriche. Un altro importante sforzo è stato compiuto sul fronte fognature, con investimenti per 250 milioni di euro. Nel comparto depurazione, invece, sono stati approvati 88 progetti per un totale di 500 milioni di euro, destinati o a potenziare e adeguare gli impianti esistenti, o a risolvere il problema delle emissioni odorigene, o al riuso delle acque reflue depurate e alla gestione dei fanghi. Notevole è stato anche l’impegno sulle nuove fonti di approvvigionamento, cui sono stati destinati 303 milioni di euro.
Il riuso dei reflui depurati
Proprio sul tema del riuso, la Puglia può contare su 41 impianti di depurazione in grado di restituire acqua affinata, dei quali 7 già in esercizio, destinati a salire a 70 entro il 2028. A quella data il volume di risorsa idrica riutilizzabile corrisponderà a più della metà del volume complessivamente depurato. Tra gli altri risultati prodotti dagli investimenti stanziati per il potenziamento e l’adeguamento dei depuratori la qualità delle acque di balneazione. Qualità definita “eccellente” secondi i rigidi standard europei, così che il mare pugliese da quattro anni è tra i più puliti d’Italia. Fiore all’occhiello delle attività di innovazione è la prima fattoria acquaponica d’Europa alimentata da acque depurate, realizzata a Castellana Grotte (Bari). Una struttura all’avanguardia, dove le acque reflue urbane trattate e idonee all’irrigazione saranno ulteriormente depurate per essere utilizzate per la produzione in situ di verdure e pesce.
Lo standard anticorruzione internazionale
L’Autorità Idrica Pugliese si distingue anche sul fronte della trasparenza e della legalità. È infatti il primo ente regionale ad aver adottato lo standard anticorruzione internazionale ISO 37001:16, nell’ottica di prevenire fenomeni illeciti e rafforzare la cultura dell’integrità amministrativa.