Questa è la definizione per l’innovativa tecnologia approntata dai tecnici di Cogeme che hanno dichiarato: “Si tratta di una soluzione per riqualificare energeticamente gli impianti di produzione di calore per gli edifici sia esistenti che da ristrutturare, utilizzando fonti energetiche rinnovabili in modo semplice, veloce e non invasivo”.
Il modello per lo sfruttamento geotermico prevede una rete di distribuzione di acqua a 12-14 °C per fornire l’energia geotermica o idrotermica alle pompe di calore ad alta temperature connesse.
A differenza della versione tradizionale è in grado di risolvere le criticità tipiche legate all’utilizzo di fonti rinnovabili all’interno di centri storici, di zone con scarsità di spazi comuni o di contesti con vincoli di tutela, rendendo la realizzazione della rete di distribuzione acqua estremamente più semplice, veloce e meno invasiva, con una riduzione dei disagi per i cittadini oltre a non richiedere una grossa centrale di produzione di calore.
Pierpaolo Tarantino, Direttore Tecnico di Cogeme afferma: “E’ una valida risposta alle esigenze di quei piccoli centri urbani interessati all’efficientamento energetico del territorio, il cui conseguimento, per le limitate dimensioni del bacino d’utenza, non può trovare una favorevole risposta nel teleriscaldamento tradizionale”.
Alfonso Bordonaro, Consigliere Comunale di Ospitaletto con delega al settore, ha raccontato la scelta del proprio Comune: un’esperienza pilota di partnership con il privato.
Durante i lavori della giornata è stata riservato uno spazio alla tavola rotonda alla quale sono intervenuti interlocutori che hanno contribuito a segnalare interessanti suggerimenti riguardo il tema energetico.
Carlo Scarpa, Professore di Economia Politica Università degli Studi di Brescia, inserendo il tema del teleriscaldamento nel contesto complessivo delle strategie energetiche del Paese, ha evidenziato alcuni aspetti dell’iniziativa presentata, ribadendo come la coerenza di dimensioni e investimenti sia l’elemento decisivo per progetti.
Massimiliano Masi, Amministratore delegato LGH Spa, ha riconfermato l’obbiettivo di contribuire alla crescita socio-economica dei territori serviti, oggi anche nell’ambito della partnership industriale con A2A. Il teleriscaldamento freddo rappresenta in tal senso secondo quanto affermato dal manager, un’iniziativa interessante, perché in grado di integrare il modello classico di teleriscaldamento già conosciuto. Rimane importante il rapporto con le realtà locali, perché condividano gli obbiettivi comuni. “Le utilities cento anni fa fornivano il ghiaccio, più tardi, cinquanta anni fa il metano, oggi l’innovazione nelle reti”.
Giuseppe Mercurelli, Amministratore Delegato ASO Siderurgica Spa, inserendo il proprio contributo in una ampia riflessione nel rapporto costo e produzione energia, e ricordando come ASO sia presente nel territorio di Ospitaletto da oltre 40 anni, ha confermato “la piena responsabilità sociale verso la comunità, e quindi anche in questa collaborazione con privato e pubblico”.
Wolfram Sparber, Presidente del Consiglio di Gestione Alperia Spa, apprezzando il progetto del teleriscaldamento freddo, ha portato la propria esperienza nel territorio altoatesino, evidenziando l’impegno del sistema Paese nel contribuire allo sviluppo delle rinnovabili, andando pure oltre le aspettative iniziali.
Da ultimo, Dario Lazzaroni, Presidente di Cogeme Spa ha riconfermato l’impegno dell’azienda a “fornire soluzioni semplici a problemi complessi”.
Questo incontro – ha sottolineato – si è rivelato una preziosa opportunità di confronto per amministratori locali, operatori del settore ed esperti, su opportunità, risorse, strumenti di pianificazione urbanistica ed energetica. Un’occasione anche per fare il punto sulle iniziative che dall’Unione Europea sino alle realtà locali possono supportare i territori nelle opere di efficientamento energetico. In tal senso, la tecnologia del teleriscaldamento freddo di Cogeme si candida ad essere una concreta risposta alle esigenze dei centri medio-piccoli come quelli del nostro territorio. Anche la tavola rotonda ha rappresentato un passo importante nello sforzo di essere a fianco delle comunità locali con idee e progetti innovativi.”
Il convegno ha ricevuto diversi autorevoli patrocini tra i quali quelli della Provincia di Brescia, dell’ACB, dell’Associazione Industriale Bresciana, oltre che di rilevanti sigle scientifiche quali AIRU ed UGI.