13/02/2024
Servizi a Rete

Cinque milioni per l’espansione del teleriscaldamento in Alto Adige

Tra le aree della Penisola più teleriscaldate, l’Alto Adige punta a favorire ulteriormente la diffusione della tecnologia nel territorio. A questo scopo la provincia di Bolzano ha messo a disposizione 5 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr 2021-2027) per la costruzione delle reti.

Più nello specifico, il 40% delle risorse disponibili proviene dall’Unione Europea, il 42% dallo Stato e il 18% dalla Provincia.

 

Il bando

A poter accedere ai fondi sono comuni, aziende municipalizzate, cooperative e anche aziende private che gestiscono impianti di teleriscaldamento o tele-raffrescamento. Per richiederli c’è tempo fino al prossimo 16 aprile nell’ambito del secondo bando per progetti di Priorità 2 “Green”. Il decreto con l’invito a presentare progetti per «promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra» è stato firmato dalla direttrice della Ripartizione Europa, Martha Gärber, e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Trentino-Alto Adige.

 

I progetti che possono partecipare

Le risorse sono disponibili per le spese relative alla costruzione e alla regolazione di condotte efficienti per il teleriscaldamento e il tele-raffrescamento. Sono comprese la rete di distribuzione e la rete dati per il controllo a distanza, le stazioni di trasferimento del teleriscaldamento con collegamento primario.

Saranno però presi in considerazione solo i progetti che si trovano in zone di approvvigionamento che sono state delimitate per la prima volta con decreto del direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la protezione del clima dopo il 31 dicembre 2019 e i cui costi totali sono superiori a 100.000 e inferiori a 4 milioni di euro. Ogni richiedente può presentare un massimo di quattro progetti, che non possono riguardare più impianti di teleriscaldamento.

 

Finanziabilità e scadenze

Il tasso di finanziamento ammonta a un massimo del 30% dei costi riconosciuti per le grandi aziende e a un massimo del 40% se i richiedenti sono piccole e medie imprese o enti locali. I progetti devono essere realizzati entro la fine di agosto 2026.

Le proposte vanno presentate attraverso il sistema di gestione dei progetti CoheMON (https://fesr-efre.civis.bz.it) e i candidati (o i rappresentanti legali e le persone incaricate della gestione del progetto) devono avere un’identità elettronica (Spid).

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