Convegno di venerdì 5 maggio a Bari
presso la sede di Acquedotto Pugliese
La trasformazione digitale delle reti acquedottistiche prevede uno spettro di conoscenze multidisciplinari ed una particolare attenzione all’aggiornamento. Si tratta infatti di un contesto che registra uno dei più alti gradi di evoluzione costante.
Per smart water si intende, dunque, reti intelligenti in grado di comunicare dati, ma anche gestione, archiviazione del dato oltre alla necessità di protezione e difesa. In particolare, ci si intende concentrare sul caso del capoluogo pugliese con il progetto di Acquedotto Pugliese detto SWM.
Gli interventi
Orazio Giustolisi – Professore Ordinario di Gestione dei Sistemi Idraulici, Politecnico di Bari La strategia “digitale water” è fondata sul paradigma denominato Servizi Idrici Digitali. La strategia parte da considerazioni sulla valorizzazione dei dati GIS attraverso l’interoperabilità con il modello idraulico. Quindi, la modellazione idraulica avanzata e diverse “componenti” della trasformazione digitale sono la base per lo sviluppo dei Servizi Idrici Digitali. Questi sono “app” di ingegneria basate sul gemello digitale di sistema. In questo modo è possibile supportare le diverse fasi della gestione degli asset in modo semplice e razionale. |
Andrea Caccetta – Partner, BIP Consulting Panoramica dei fondi PNRR e REACT-EU e delle linee di intervento di interesse per gli operatori del Servizio Idrico Integrato. Quali sono le sfide che stanno affrontando per massimizzare la messa a terra degli investimenti in compliance con i vincoli imposti dagli enti erogatori. Quali le opportunità abilitate dai percorsi di digitalizzazione nell’ottica di rilasciare valore a lungo termine e ricadute positive sui modelli operativi del gestore e sulla qualità del servizio erogato alla comunità. |
Paolo Lanza – Direttore & IT Management, Il Progetto di Acquedotto Pugliese è rivolto alla realizzazione di un sistema integrato che consenta la gestione unificata ed efficiente della rete idrica finalizzata al recupero della perdita idrica. L’obiettivo del progetto è dotare AQP di un primo livello di integrazione dinamica tra il Sistema Informativo Territoriale, il Telecontrollo e le altre piattaforme di Asset management, con gli strumenti di modellazione idraulica e di processo con finalità di supporto decisionale e gestionale secondo l’approccio dei “gemelli digitali” (Digital Twin). Si tratta dell’adozione di soluzioni tecnologiche di alto livello finalizzate alla prevenzione delle perdite idriche che includono sistemi di informazioni geografiche (GIS), Enterprise Resource Planning (ERP), WorkForce Management (WFM) Business Intelligence (BI), indicatori di performance (KPI). |
Gianluca Sorgenti degli Uberti – Responsabile innovazione e Sviluppo, ABC Napoli “ABC4INNOVATION – Innovazione dell’IWRM nella città di Napoli” è un importante progetto in corso di esecuzione da parte di ABC Napoli, gestore del S.I.I. a Napoli, finanziato dal MIT nell’ambito del PON Infrastrutture e Reti/React EU. È prevista la sostituzione di condotte idriche obsolete, l’installazione di smart meters, l’implementazione di una moderna ed integrata piattaforma di Smart Water Management, la modellazione idraulica e la distrettualizzazione dell’intera rete idrica cittadina. |
Massimo Fontana – Socio e Direttore Tecnico, W.E.E. Water Environment Energy |
Riccardo Isola – presidente CdA e Direttore Tecnico, Studio di Ingegneria Isola-Boasso & Associati Srl
Berardo Giangiulio – Direttore Tecnico di C.&S. Di Giuseppe Ingegneri Associati Srl I fenomeni siccitosi sempre più frequenti e gli eventi sismici che si registrano nelle Marche hanno imposto la necessità di intervenire sia sulle fonti di approvvigionamento, sia sulle infrastrutture esistenti per generare “iperstaticità” acquedottistiche e quindi una flessibilità gestionale in grado di ridurre, se non escludere, il rischio di interruzione di erogazione idrica. A tale scopo il Progetto prevede di interconnettere le reti degli ATO 3, 4 e 5 (ad oggi distinti) mediante il cosiddetto “Anello acquedottistico dei Sibillini”, ma anche di definire un nuovo tracciato dell’Acquedotto del Pescara tra Capodacqua e Borgo di Arquata. Il Progetto si caratterizza per:
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Antonio De Girolamo – Director of Solutions and Development, BU Manufacturing, Talent Outreach and University Relations Coordinator, Fincons Group L’obiettivo principale del progetto BISS è quello di realizzare il primo CubeSat italiano per missioni di Internet of Things (IoT) in Low Earth Orbit (LEO) e di porre le fondamenta per l’infrastruttura del relativo servizio, comprensiva dei dispositivi IoT a terra e dei network e application server per la gestione e la disseminazione dei dati IoT. Ciò può essere considerato un primo passo verso la realizzazione di una costellazione CubeSat italiana capace di fornire un servizio di IoT con copertura globale, basso costo e basso consumo di potenza. Il progetto BISS si avvarrà di una connettività duale allo stato dell’arte, sia con la rete terrestre che satellitare, e di un innovativo link di comunicazione bi-direzionale fra satelliti e dispositivi IoT a terra. Quest’ultimo consentirà di trasmettere le effemeridi del satellite a ciascun dispositivo IoT a terra al fine di fornirgli le informazioni necessarie per passare da modalità a risparmio energetico a operativa in corrispondenza dei passaggi satellitari. Come conseguenza, sarà possibile un significativo risparmio di potenza, consentendo di avere dispositivi IoT a terra di dimensioni ridotte e, quindi, una facile installazione anche in zone remote. Diverse applicazioni verranno rese possibili dal servizio IoT, consentendo il monitoraggio ambientale, delle infrastrutture di estrazione, delle infrastrutture oil and gas, di aspetti legati all’agricoltura ed agli allevamenti e molte altre. |
Simone Colla – Business Manager Utilities, Oil & Gas, Difesa, Spektra a Trimble Company La difficoltà di conoscere e monitorare in tempo reale la rete idrica, la mancanza di una visione integrata, la necessità di intervenire tempestivamente per prevenire criticità, la complessità di gestire grandi quantità di dati e la pianificazione degli investimenti a medio e lungo termine, sono tutti temi che i gestori idrici devono affrontare. Durante l’intervento approfondiremo le tecniche e le soluzioni più innovative per creare il Digital Twin della rete, ovvero una replica virtuale del sistema fisico che consente di monitorare in tempo reale lo stato della rete e di simulare scenari critici o preventivi. Per sfruttare al meglio i suoi benefici, presenteremo un sistema di Water Management System GIS-centrico, che, raccogliendo in un unico ambiente i dati provenienti da più fonti (GIS, SCADA, Modellazione, etc.), fornisce ai gestori una visione completa e dettagliata della rete. Ciò consente di identificare le criticità che causano le perdite in un distretto, le anomalie nel funzionamento degli asset, le aree in cui l’efficienza può essere migliorata, l’adozione di pratiche energetiche sostenibili, o la riparazione preventiva di tubazioni vecchie o danneggiate. Verrà approfondita l’integrazione nativa tra il sistema di Water Management System proposto da Trimble ed il sistema GIS Utility Network di ESRI, e come questa integrazione rappresenti dei benefici unici per i gestori dell’acqua. |
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