Chi interverrà e di cosa parleremo | Convegno “Lo spazio per le water utilities”

Convegno di venerdì 16 febbraio 2024
dalle 11:30 alle 17:30 presso Centrale dell’Acqua di MM Spa

 

Lo Spazio per le Utilities vuole essere l’occasione per approfondire le potenzialità nell’utilizzo dei satelliti e dello spazio in generale, dando alla platea una panoramica delle esperienze delle maggiori utilities italiane come MM, IREN, AcegasApsAmga – Gruppo Hera ed altre arricchite ulteriormente dall’esperienza internazionale di Suez.

Lo Spazio è uno strumento di intelligence ed è in grado di offrire una conoscenza completa e continua sul territorio e le infrastrutture. Dati conoscitivi di grande valore e di semplice utilizzo per prevedere ed osservare gli sviluppi futuri.

La parola d’ordine è “anticipare” per intervenire prontamente sulle reti attraverso programmi sostenibili e manutenzione predittiva.
 

 

Gli interventi

Giuseppe Forenza – Business Development
Manager, Planetek Italia

“Planetek Italia: 30 anni di spazio per le Water Utilities”

L’innovazione derivante dai satelliti per l’osservazione della Terra ha un impatto sulle tecnologie e sui processi di chi gestisce le infrastrutture. L’impiego di dati satellitari consente un monitoraggio accurato e tempestivo, rivoluzionando la progettazione, la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture idriche. In un panorama in continua evoluzione, Planetek Italia si posiziona all’avanguardia, capitalizzando su tre decenni di esperienza per offrire soluzioni innovative e orientate al futuro delle water utility.

La nostra suite di servizi dedicati alle water utility rappresenta il culmine di questa evoluzione, incorporando tecnologie spaziali per migliorare la gestione delle risorse idriche. Il nostro approccio al business si allinea sempre più alle dinamiche del settore, abbracciando soluzioni avanzate che ottimizzano l’efficienza operativa e contribuiscono a una gestione sostenibile delle risorse.


Clelia Iacomino – Senior Researcher, SEELab (Space Economy Evolution Lab), SDA Bocconi School of Management

“La space economy e i servizi al cittadino”

L’economia spaziale è definita dall’OCSE come l’intera gamma di attività e l’uso di risorse che creano valore e benefici per gli esseri umani durante l’esplorazione, la ricerca, la comprensione, la gestione e l’utilizzo dello spazio. La Space Economy sta crescendo ed evolvendo, insieme allo sviluppo e alla profonda trasformazione del settore spaziale e all’ulteriore integrazione dello spazio nella società e nell’economia. Il settore spaziale non è solo un settore in crescita, ma è anche un fattore vitale per la crescita di altri settori. Confrontando i valori del 2005 con quelli del 2020, il risultato è sorprendente: l’economia spaziale globale, raggiungendo i 447 miliardi di dollari nel 2020, mostra un aumento del 176%. L’ultimo dato disponibile indica un totale finale di 546 miliardi di dollari nel 2022. Trainato dai sistemi di navigazione satellitare e di comunicazione satellitare, si stimava sino a pochi anni fa che l’economia spaziale, continuando la sua corsa con una crescita prevista del +74% entro il 2030, avrebbe raggiunto i 642 miliardi di dollari, e noi sappiamo che vale già 546 miliardi. Questo trend ci induce a pensare che il tasso di crescita sarà più alto del previsto e quindi, l’aspettativa che il settore sfori il trilione di dollari nel 2040 sembra sempre più non solo realistica, ma forse addirittura sottostimata.

Una delle ragioni per le quali la space economy è un settore a così alto tasso di sviluppo e crescita è legato al fatto che lo spazio risulta ormai vitale nella vita quotidiana delle persone, e questa importanza sarà sempre maggiore nel tempo. Siamo, in altri termini, una società spaziale. Da studi condotti, e dopo aver analizzato i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i suoi 169 sotto-obiettivi, sappiamo oggi che il 40% degli obiettivi dell’Agenda 2030 dipende fortemente dalle attività spaziali, % che supera il 50% se inseriamo immagini ad alta risoluzione e telecomunicazioni satellitari. Ciò implica che gli Stati membri delle Nazioni Unite potranno raggiungere più facilmente gli Obiettivi solo se utilizzeranno la ricerca e le tecnologie spaziali come motore e acceleratore di questo processo. Solamente per citare un esempio, lo spazio gioca un ruolo fondamentale per l’Obiettivo 11, riguardante le città e le comunità sostenibili. In particolare, le tecnologie spaziali, prime tra tutte la navigazione satellitare, l’osservazione della Terra e le telecomunicazioni, risultano indispensabili per lo sviluppo delle Smart Cities. Inoltre, il monitoraggio della qualità dell’aria e delle infrastrutture, la pianificazione urbana e l’ottimizzazione degli sprechi sono solo alcuni ambiti positivamente colpiti dall’impatto delle applicazioni spaziali.


Andrea Aliscioni – Direttore Servizio Idrico Integrato, MM Spa

“Il monitoraggio in continuo dei sottoservizi di Milano”

MM Spa si distingue da sempre nell’adozione di tecnologie all’avanguardia per ottimizzare e migliorare i servizi destinati ai cittadini.

Pioniere in Italia nell’utilizzo del monitoraggio continuo satellitare per rilevare movimenti millimetrici del suolo come indicatore di problemi strutturali delle condotte sotterranee, MM ha oggi implementato un’unica piattaforma in cloud per la manutenzione preventiva delle reti fognarie e il miglioramento dell’efficienza nella gestione della distribuzione dell’acqua.

 I risultati raggiunti attirano ogni anno l’attenzione di gestori sia in Italia che all’estero.

Dopo la pubblicazione di “The Ever Growing Use of Copernicus across Europe’s Regions” da parte di NEREUS, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea e la Commissione Europea, il caso di MM  stato scelto tra 99 storie di successo di autorità locali e regionali per la realizzazione di uno short-film che presentato in una cerimonia all’assemblea parlamentare di Bruxelles.


Marco Blazina – Responsabile Depurazione, Tutela
Ambientale e Impianti acque reflue, MM Spa

“Il consumo di suolo per progettare i depuratori.
Lo studio del Lambro per misurare
la qualità delle acque”

Gli impianti di Milano San Rocco e Milano Nosedo costituiscono l’ossatura principale del sistema depurativo di Milano. L’analisi da satellite ha permesso di comprendere ed identificare interessanti correlazioni tra la percentuale di consumo di suolo delle aree servite dai depuratori e la loro diversa gestione delle acque piovane.  Questa approfondita analisi permette di comprendere come il consumo di suolo possa impattare la capacità operativa del depuratore, influenzando flussi idrici e infrastrutture. L’approccio basato su dati satellitari si rivela quindi essenziale per una gestione efficace e tempestiva delle emergenze legate al depuratore in relazione all’alterazione del suolo circostante.

L’osservazione della qualità delle acque da satellite riveste un ruolo cruciale nella valutazione dell’impatto dei depuratori. I dati satellitari consentono di monitorare parametri cruciali come la torbidità, di investigarne l’evoluzione nel tempo e ripetere l’indagine con tempi e costi contenuti. Il monitoraggio del Lambro ha permesso di valutare l’efficienza del trattamento delle acque e di misurare l’impatto sull’ambiente idrico. La combinazione di dati satellitari con informazioni in situ ha fornito una panoramica completa.


Irene Locatelli – Programmazione manutenzione
ordinaria strade, MM Spa

“La diagnosi sulle strade di Milano”

Tenere sotto controllo lo stato di salute delle infrastrutture viarie, in particolare di ponti e viadotti, è un’attività necessaria e fondamentale. Le strutture hanno bisogno di check-up programmati e di costanti programmi di manutenzione, idonei a salvaguardarne efficienza, durabilità e affidabilità.

L’uso di dati satellitari radar aiuta MM a monitorare sia la stabilità delle infrastrutture che i movimenti della superficie del suolo nell’area di Milano rilevando movimenti millimetrici nel tempo.

In aggiunta MM ha implementato un’analisi avanzata di clustering da satellite che ha permesso di categorizzare in modo efficiente le varie tipologie di invecchiamento del manto stradale

Il servizio ha coinvolto l’utilizzo di tecniche avanzate di elaborazione delle immagini e di analisi spettrale con tempi rapidi e con possibilità di aggiornamento nel tempo.


Sergio Samarelli – Direttore Tecnico, Planetek Italia

“L’analisi dei cambiamenti del territorio
lungo le condotte idriche”

L’efficienza dei gestori di servizi idrici è notevolmente migliorata grazie all’integrazione di tecnologie satellitari avanzate. Un sistema di monitoraggio satellitare continuo, basato su immagini satellitari per l’analisi di decine di classi di cambiamento, offre una mappatura dettagliata e un’analisi approfondita nell’area di gestione.

Questa soluzione tecnologica non solo permette una tempestiva identificazione delle criticità nelle reti idriche e di adduzione, ma fornisce anche dati fondamentali per alimentare i piani di sicurezza dell’acqua del gestore. Le informazioni accessibili attraverso un sistema informativo territoriale interattivo facilitano analisi dettagliate e decisioni informate per affrontare situazioni critiche, contribuendo a una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse idriche.


Angelo Ghillani – Responsabile reti fognarie, IRETI SpA

“Monitoraggio satellitare di reti fognarie
nei territori gestiti dal Gruppo IREN:
i casi di Reggio Emilia e Genova”

IREN ha implementato l’analisi predittiva delle reti fognarie abilitata da analisi satellitari che permette di individuare i tratti di condotta da ispezionare in modo da valutare eventuali priorità di intervento sulla base della classificazione del danno previste dalla norma UNI 13508-2. In questo modo è possibile mirare l’azione manutentiva sui tratti maggiormente a rischio per avere anche un quadro di situazioni non urgenti da monitorare nel tempo per valutare eventuali cambiamenti di stato.

Il monitoraggio satellitare consente l’analisi periodica del livello di stress delle infrastrutture di fognatura tramite la rilevazione dei movimenti del terreno consente azioni di manutenzione predittiva su tratti di rete specifici risultanti dalle elaborazioni dei dati satellitari.

Il monitoraggio continuativo per 3 anni attivo sul territorio di Genova e Reggio Emilia prevede diverse campagne periodiche con decine di tratti già ispezionati.


Pierre Bonardet – Chief Solutions Officer Water networks, SUEZ

“L’osservazione della Terra per il risk management strategy di SUEZ”

Suez ha sviluppato una piattaforma di supporto decisionale che consente alle utility di fare scelte di investimento intelligenti per fornire servizi resilienti riducendo al contempo il rischio e l’impatto ambientale.

La combinazione dei dati operativi con i dati satellitari consente di avere una big picture sullo stato di efficienza degli assets e di prendere decisioni migliori rispetto al rinnovo, manutenzione, ispezione delle infrastrutture ed estenderne la loro durata nel tempo.

Stagionalità anomale e fenomeni di siccità straordinari hanno tangibili conseguenze sui terreni argillosi con conseguenze impattanti le infrastrutture interrate e gli impianti gestiti. Le innovative analisi satellitari ed un nuovo tool sviluppato ad-hoc ha permesso a Suez di analizzare i fenomeni di stagionalità che impattano le reti gestite.


 
Tavola rotonda

“Lo Spazio per le sfide dei gestori Nuove frontiere dell’EO”

 

Andrea Aliscioni
Direttore Servizio Idrico Integrato, MM Spa
Gianluca Sorgenti
Responsabile innovazione e Sviluppo, ABC Napoli
Chiara Cosco
Responsabile ufficio Hydraulic Performance & Invarianza Idraulica, Alfa Srl
Angelo Ghillani
Responsabile reti fognarie, IRETI SpA

 

Lorenzo Tirello
Responsabile Impianti Acqua, AcegasApsAmga – Società del Gruppo Hera S.p.A.
Clelia Iacomino
Senior Researcher, SEELab (Space Economy Evolution Lab), SDA Bocconi School of Management
Sergio Samarelli
Direttore Tecnico, Planetek Italia
Pierre Bonardet
Chief Solutions Officer Water networks, SUEZ

 

 

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