Chi interverrà e di cosa parleremo | Convegno 11/04 “LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO NEL SUD ITALIA: strategie e modelli di sviluppo per il superamento del water service divide”

Convegno di venerdì 11 aprile
presso Auditorium Fondazione Molise Cultura
a Campobasso, (CB)

Il Water Service Divide tra Nord e Centro Italia continua a essere un grave problema: lo ha ribadito più volte ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) riguardo le criticità del servizio idrico nel Mezzogiorno

Si tratta di una piaga irrisolta che affligge circa un terzo degli italiani che si ritrovano a vivere con poca acqua, poca depurazione, pochi investimenti, tariffe basse e un tasso di morosità molto elevato. Le radici di questo problema risiedono in una gestione frammentata e nell’assenza di realtà industriali vere: parliamo di gestioni frazionate, enti mai istituiti o che non funzionano a dovere, strategie a livello comunale o subprovinciale che non consentono economie di scala.

Negli ultimi anni però tale fenomeno ha iniziato un percorso controtendenza, grazie anche all’istituzione di Enti d’Ambito e Gestori a livello regionale, ad una regolazione chiara e di lungo periodo imposta da ARERA, all’utilizzo corretto di fondi di finanziamento europei (PNRR, FESR-FSC), allo scambio di best practies tra diversi gestori nel territorio nazionale.

La conferenza pertanto punta a favorire il dialogo tra gestori, autorità, centri di ricerca e professionisti accumunati dalla volontà di scrivere strategie di miglioramento del Servizio Idrico Integrato che soddisfino le esigenze dei cittadini dei diversi territori.

Gli interventi

Avvio dei lavori ed introduzione alla giornata

Alfredo Ricci
Presidente, EGAM-Ente di Governo
dell’Ambito del Molise per il SII

Massimo Saluppo – Presidente e Direttore Generale, GRIM Scarl Gestione Risorse Idriche Molisane

Saluti Istituzionali

Francesco Roberti
Presidente, Regione Molise

Guido Massimo Sabusco
Consigliere delegato al Sistema idrico, Regione Molise

Saluti Istituzionali

L’acqua rappresenta un bene primario essenziale per l’uomo e la sua corretta gestione è un dovere fondamentale delle istituzioni pubbliche. Da tanti anni ormai nella regione Molise si sta sviluppando un dibattito sul futuro delle risorse idriche, in un territorio così ricco di questo bene ma con un assetto gestionale complessivo che non ha ancora raggiunto una sua stabilità. L’ istituzione di EGAM e la creazione della società dei Comuni GRIM scarl hanno dato un decisivo impulso all’intero percorso attuativo della riforma dei servizi idrici regionali con un graduale superamento delle numerose gestioni in economia; tuttavia, i cambiamenti climatici e lo spopolamento impongono un ripensamento della governance, coinvolgendo tutti gli attori, inclusi consorzi agricoli e autorità distrettuali.

La crescita di consapevolezza nella gestione del Servizio Idrico nel Sud Italia: pianificazione, percorsi aggregativi e miglioramento delle performance

Andrea Di Piazza - Area Studi e Ricerche, Fondazione Utilitatis

Regolazione, azioni di riforma e impegno dei gestori, anche tramite network di impresa come “Rete Sud”, stanno progressivamente colmando le differenze tra Nord e Sud Italia nello stato di attuazione della governance, delle infrastrutture e della qualità del servizio. La fotografia sullo stato del servizio e sulle sfide future, come i cambiamenti climatici e la demografia, con i dati del Blue Book 2025.

Il nuovo metodo tariffario MTI4: opportunità regolatorie
per superare il Water Service Divide

Samir Traini - Partner, REF Ricerche

Dal 2012, la regolazione del SII da parte di Arera ha dimostrato di essere un tassello fondamentale per lo sviluppo di gestioni a carattere industriale capaci di realizzare gli investimenti necessari per migliorare la qualità del servizio idrico. I principi cardine poggiano sul riconoscimento dei costi efficienti e sul rispetto dell'equilibrio economico finanziario della gestione. La regolazione ha dovuto però scontare il ritardo strutturale di una parte del Mezzogiorno alla base del cosiddetto Water Service Divide. L'intervento permetterà di mostrare come è cambiato il servizio idrico negli ultimi anni e quali lezioni possono trarre le gestioni del Mezzogiorno per colmare il gap con il resto del Paese.

Le sfide della depurazione tra superamento delle infrazioni comunitarie, riuso e nuova direttiva UE 3019/2024

Francesco Fatone - IWA Fellow e Professore Ordinario
di Ingegneria Chimica-Ambientale, Università Politecnica delle Marche

Negli ultimi anni, l'azione del Commissario Straordinario Unico (CSU) per la Depurazione delle Acque Reflue ha rappresentato un pilastro fondamentale per affrontare le infrazioni comunitarie in materia di trattamento delle acque reflue urbane e per promuovere una visione strategica orientata al riuso e alla resilienza idrica. L'intervento si propone di illustrare le competenze, deleghe e funzioni assegnate al CSU, analizzando come, attraverso un approccio integrato e multidisciplinare, si stiano superando le criticità storiche legate alla conformità normativa, con un occhio rivolto al futuro e alla prossima Direttiva europea sul trattamento delle acque reflue urbane (UWWTD). Senza introdurre ulteriori costi a carico dei cittadini, gli interventi del CSU mirano non solo a garantire la conformità, ma anche a trasformare gli impianti di depurazione in piattaforme circolari, pronte a rispondere alle nuove sfide climatiche, normative ed energetiche.

Saranno presentati due casi studio emblematici:
• Castelvetrano (Sicilia), dove la progettazione ha integrato soluzioni per il riuso agricolo delle acque trattate in un contesto caratterizzato da forte stress idrico;
• Catania, dove la riqualificazione infrastrutturale ha abilitato una pianificazione urbana resiliente, con particolare attenzione alla sicurezza idraulica e alla disponibilità idrica alternativa.

L’intervento offrirà una visione concreta del potenziale trasformativo dell’azione commissariale, evidenziando come efficienza, sostenibilità e innovazione possano coesistere in un quadro di governance semplificata e orientata ai risultati.

Il Servizio Idrico Integrato nel Molise: stato dell’arte e prospettive

Dina Verrecchia - Dirigente Servizio Difesa Suolo,
Demanio, Opere Idrauliche e Marittime, Idrico Integrato, Regione Molise

L’intervento affronterà il tema delle risorse idriche nella regione Molise, con particolare riferimento all’attuale governance gestionale che deve ancora raggiungere una certa stabilità. I cambiamenti climatici e la modificazione demografica impongono una particolare attenzione nel programmare e realizzare gli investimenti necessari a garantire un servizio idrico sostenibile per i propri cittadini e per i territori verso i quali viene trasferita una grande quantità di risorse.

L’attività di controllo di ARPA
sui sistemi fognari-depurativi in Regione Molise

Alberto Di Ludovico - Responsabile U.O.C. Controlli e Protezione Ambientale, ARPA Molise

L’inderogabile conseguimento degli obiettivi di qualità ambientale delle acque superficiali e sotterranee, di cui alla direttiva comunitaria 2000/60/CE, passa inevitabilmente da un sistema teso a garantire la massima efficienza depurativa. I fenomeni di eutrofizzazione o, più in generale, le immissioni di sostanze inquinanti nei corsi d’acqua, rappresentano un’importante criticità meritevole di interventi coordinati finalizzati a garantire la corretta salvaguardia degli ecosistemi acquatici.

In materia di depurazione l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale garantisce il supporto alle Autorità Competenti in diversi momenti:
- In fase di predisposizione degli strumenti di pianificazione come, ad esempio, durante i procedimenti tecnico-amministrativi tesi all’adozione della disciplina scarichi che costituisce un allegato cardine dei Piani regionali di Tutela delle Acque;
- Nell’ambito dei procedimenti amministrativi di rilascio o rinnovo delle autorizzazioni allo scarico;
- In fase di controllo svolgendo sia attività ispettive sui diversi impianti, eseguendo campioni di acque reflue al fine di verificare la conformità dello scarico ai limiti normativi ed autorizzatori.

In particolare, l’attività di controllo riguarda sia gli impianti autorizzati con Autorizzazione Integrata Ambientale A.I.A., sia gli impianti autorizzati con Autorizzazione Unica Ambientale; i controlli sono effettuati sia mediante attività ispettive condotte presso gli impianti con l’esecuzione di sopralluoghi e campionamenti, sia mediante campionamenti di acque di scarico effettuati sulla scorta di una programmazione annuale delle attività, sia mediante la verifica degli autocontrolli che i gestori degli impianti trasmettono all’Agenzia. Gli esiti delle attività di controllo sono inviati alle Autorità competenti ed al Gestore dell’impianto; gli atti conclusivi, tra l’altro, sono tesi ad evidenziare le criticità tecnico-amministrative ed, eventualmente, violazioni riscontrate. Nel caso si riscontrino violazioni (come, ad esempio, il superamento dei valori limite di emissione dello scarico) si applicano le norme sanzionatorie del caso.

La gestione del servizio Fognatura e Depurazione di GRIM: criticità infrastrutturali, nuovo modello gestionale e pianificazione degli interventi di ottimizzazione

Daniele Renzi - CEO, Bioreal e Consulente GRIM Scarl-Gestione Risorse Idriche Molisane

La società Gestione Risorse Idriche Molisane Scarl viene costituita nel giugno 2022 con l’obiettivo di gestire il Servizio Idrico Integrato dei 136 Comuni molisani. La fase di acquisizione delle infrastrutture dai Comuni è stata avviata nel gennaio 2023 e prevede il management progressivamente di 250 depuratori ed oltre 50 sollevamenti fognari. Le criticità maggiori riguardano il frazionamento in piccoli impianti, la necessità di ammodernamento delle apparecchiature, l’assenza di sistemi di misura e telecontrollo, l’afflusso di acque diluite in alcune aree. Lo speech presenta le strategie di GRIM per la gestione e per gli interventi di ammodernamento delle suddette infrastrutture.

La gestione interregionale di dighe
e grandi adduttrici di Acque del Sud

Luigi Giuseppe Decollanz - Presidente, Acque del Sud Spa

Per contrastare il cambiamento climatico abbiamo bisogno di tre cose in particolare: rifunzionalizzare/completare tutte le infrastrutture idriche esistenti, pianificarne la manutenzione e programmarne di nuove laddove possibile. Abbiamo l’assoluta necessità di migliorare la nostra percentuale di raccolta di acqua pluviometrica e passare dall’attuale 11% almeno al 30 entro il 2030.

Strategie e metodi nella fase di acquisizione e pianificazione delle infrastrutture comunali nella Provincia di Rieti

Raimondo Besson - Direttore Generale, Acqua Pubblica Sabina

APS ha avviato nel 2018 l’acquisizione della gestione del SII dei comuni dell’ATO3 Lazio Centrale-Rieti con l’obiettivo prioritario della messa in sicurezza di reti e impianti, ereditati in uno stato disastroso, per assicurare livelli di servizio adeguati all’utenza e al territorio. Resilienza e sostenibilità sono obiettivi strategici su cui stiamo lavorando, oltre alla realizzazione di opere strutturali, che presuppongono innovazione e digitalizzazione; strumenti indispensabili per un SII efficiente e moderno.

La gestione della risorsa idrica: efficienza
e prospettive per il riuso

Francesca Portincasa - Direttrice Generale, Acquedotto Pugliese Spa

Maggior riuso di acqua depurata significa minor impatto sull’ambiente e maggiore resilienza alle crisi idriche. Oggi 7 impianti danno acqua affinata all’agricoltura - nel 2023 hanno fornito 1,16 milioni di metri cubi per uso irriguo – e 38 sono già adeguati e pronti a fornirla. Entro il 2028 ulteriori 31 depuratori saranno dotati di affinamento per un potenziale di circa 100 Mmc all’anno, portando il totale delle infrastrutture dedicate al riuso a 76 e la quantità di risorsa a 131 Mmc.

Il Programma Energie per il Sarno: la gestione dei finanziamenti PNRR e FESR 2021-2027 per il superamento delle criticità ambientali

Francesca D’Alia - Responsabile Program Management Office, GORI SpA

L’attenzione crescente negli ultimi anni per ridurre la divario tra Nord e Sud, ha portato opportunità di investimenti da finanza pubblica per i Gestori strutturati. L’aggiudicazione di bandi PNRR e l’individuazione di GORI quale Soggetto Attuatore di interventi sui sistemi fognari e depurativi sta consentendo di eliminare situazioni ambientali critiche ed il superamento di situazioni di infrazione comunitaria, in particolare nel territorio del bacino idrografico del Fiume Sarno. Il Programma Energie per il Sarno è uno dei pilastri su cui si fonda la strategia aziendale ed ha l’obiettivo di completare le reti fognarie ed i collettori dei comprensori depurativi del bacino idrografico del fiume Sarno oltre ad adeguare gli impianti di depurazione, eliminando 113 scarichi in ambiente censiti al 2020. Come GORI sta gestendo la complessità degli aspetti tecnici e gli adempimenti amministrativi nel rispetto delle tempistiche di programma.

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