19/11/2021
Servizi a Rete

Centralizzare e rinnovare i depuratori obsoleti per garantire efficienza

Dal magazine edizione settembre/ottobre

La gara d’appalto per la realizzazione del nuovo depuratore di Mairano è stata appena aggiudicata” spiega Mauro Olivieri, direttore tecnico di Acque Bresciane. Attualmente il comune è servito da un impianto di vecchia generazione e sottodimensionato, destinato ad essere dismesso. Si tratta del primo di tre stralci che progressivamente porteranno al completamento di uno schema di depurazione intercomunale che consentirà di dismettere cinque impianti comunali”.

Il cantiere per il depuratore di Barbariga. Armatura platea comparto biologico

Tre di questi sono ormai obsoleti e in posizioni critiche rispetto ai centri abitati. La centralizzazione degli schemi di depurazione consente di garantire elevate efficienze di trattamento. Grazie a una moderna filiera di trattamento, l’intervento comporterà notevoli benefici ambientali e consentirà di risolvere il problema delle infrazioni comunitarie.

 
 
 
 
Lo schema di depurazione intercomunale di Mairano non è l’unico che concretizza la strategia di Acque Bresciane.
Schemi di collettamento e depurazione Bassa Bresciana Occidentale.

Prosegue l’Ingegner Olivieri: “Possiamo considerarlo il “gemello” dell’intervento di collettamento e depurazione di Barbariga, anch’esso in fase di cantierizzazione da parte di Acque Bresciane e che consentirà di centralizzare in un unico impianto di depurazione, con potenzialità a regime di 30.000 abitanti equivalenti, i reflui provenienti dai comuni di Barbariga, Pompiano, Dello, Corzano, con dismissione di 9 piccoli e malfunzionanti depuratori”.

 

Due interventi che interessano porzioni di territorio vicine che consentiranno entro i prossimi 5-6 anni, di garantire un efficiente e razionale sistema di collettamento e depurazione al territorio della Bassa Pianura Bresciana Occidentale, caratterizzato da piccoli centri urbani e da una spiccata vocazione agricola, a cui si affiancano insediamenti produttivi comunque significativi.

La centralizzazione della depurazione in impianti di medie dimensioni consente di realizzare strutture dotate delle più moderne tecnologie con sistemi di trattamento terziario e linee di trattamento fanghi, nel pieno rispetto degli obblighi del Regolamento Regionale 6, che prevede la realizzazione delle vasche in testa impianto. Tutti interventi che sarebbero economicamente e tecnicamente insostenibili per piccoli depuratori su scala comunale.
 

L’investimento complessivo da parte di Acque Bresciane ammonta ad oltre 32 milioni di euro, per un bacino di circa 50.000 abitanti e una lunghezza complessiva dei collettori fognari a progetto di 30 km.

Il primo stralcio degli interventi è in corso in entrambe le localizzazioni, con un investimento di circa 5,5 milioni per l’impianto di Mairano (9.000 AE) e 8 milioni per l’impianto di Barbariga (15.000 AE). L’entrata in esercizio dei due impianti è attesa entro il 2022.

 

Cantiere collettore Mairano: posa tratto in ghisa
INVESTIMENTO COMPLESSIVO IMPIANTO DI MAIRANO: 12 milioni di euro
  • Potenzialità impianto finale 25.000 AE – primo stralcio 9.000 AE
  • Schema collettamento finale 9,2 km – primo stralcio 2 km
  • Area impianto 11.000 mq
  • 5 depuratori comunali dismessi: Mairano (1° stralcio), Lograto (2° stralcio), Brandico, Maclodio e Longhena (3° stralcio)
 
 
INVESTIMENTO COMPLESSIVO IMPIANTO DI BARBARIGA: 20 milioni di euro
  • Potenzialità impianto finale 30.000 AE – primo stralcio 15.000 AE
  • Schema collettamento finale 18,5 km – primo stralcio 6,2 km
  • Area impianto 20.000 mq
  • 8 depuratori comunali dismessi: Barbariga capoluogo e Barbariga PIP (1° stralcio); Dello capoluogo, Dello Corticelle e Dello Quinzanello (2° stralcio), Barbariga Frontignano, Corzano Bargnano, Corzano capoluogo (3° stralcio)
  • Collegamento di Comuni attualmente non depurati: Pompiano (1° stralcio)

 

 

 

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