A pochi mesi dalla sua fondazione, CAP Evolution, la nuova società di Gruppo CAP che opera nei settori del Waste, Wastewater ed Energy, ha ottenuto la certificazione ESCo e diventa una Energy Service Company, un’azienda, cioè, capace di implementare soluzioni di efficientamento energetico per terzi, in conformità ai requisiti della norma UNI CEI 11352:2014.
La società che gestisce i 40 impianti di depurazione di Gruppo CAP e si occupa del trattamento delle acque reflue e della valorizzazione degli scarti secondo i principi dell’economia circolare, potrà quindi offrire servizi energetici alle imprese e alle pubbliche amministrazioni, come, ad esempio, l’attività di finanziamento dell’intervento di miglioramento e l’attività di sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili, volte al miglioramento dell’efficienza energetica.
CAP Evolution potrà, inoltre, realizzare diagnosi energetiche, verificare la conformità alla legislazione e alla normativa di riferimento degli impianti e delle attrezzature, elaborare degli studi di fattibilità, progettare, realizzare, monitorare le prestazioni e presentare rapporti periodici, fornire supporto tecnico per l’acquisizione e la gestione di finanziamenti, incentivi, bandi inerenti interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, erogare attività di formazione e informazione e anche rilasciare la certificazione energetica degli edifici.
“CAP Evolution nasce con l’obiettivo di mettere le proprie competenze al servizio della comunità per contribuire a un presente e un futuro più sostenibili grazie a soluzioni innovative a sostegno della transizione ecologica. – spiega Michele Falcone, Direttore Generale di CAP Evolution – La certificazione ESCo si inserisce perfettamente nella nostra mission e, al contempo, amplia le attività di nostra competenza, conferendo a esse ancora più valore. Siamo convinti che oggi per tutte le aziende sia imprescindibile gestire le risorse in modo circolare e virtuoso, tenendo sempre a mente che ogni attività ha un impatto sul territorio e sulla società. Ecco perché ci proponiamo oggi a fianco delle organizzazioni che intendono intraprendere un percorso virtuoso di miglioramento dell’efficienza energetica”.
Una nuova sfida, per CAP Evolution che si inserisce nel percorso intrapreso da CAP e che l’ha portata a diventare una vera e propria holding della sostenibilità.
I 40 impianti di depurazione gestiti da CAP Evolution sono infatti delle vere e proprie bioraffinerie nelle quali, oltre al trattamento delle acque reflue, si esegue la valorizzazione degli scarti. Dai fanghi, in particolare, si possono ottenere fertilizzanti, bioplastiche, cellulosa, minerali e biometano.
Inoltre, negli impianti di Canegrate, Robecco sul Naviglio e San Giuliano, sono stati avviati processi dedicati a gestione e recupero di rifiuti alimentari liquidi, con un piano che prevede di passare da 30mila a 200mila tonnellate autorizzate nel 2028 e l’avviamento al trattamento dei rifiuti liquidi all’impianto di Rozzano di oltre 107.000 tonnellate.
Ogni anno, negli impianti gestiti da CAP Evolution vengono trattati 350 milioni di metri cubi di acque reflue, di cui il 34% viene riutilizzato, e oltre 80mila tonnellate all’anno di fanghi di depurazione, dei quali circa 40mila vengono reimpiegati in agricoltura, altri 14mila come fertilizzanti e 30mila vengono termovalorizzati per produrre energia.
L’obiettivo è di termovalorizzare fino a 65mila tonnellate, e trasformarne 20mila in fertilizzanti. CAP Evolution gestisce anche gli impianti fotovoltaici che forniscono agli asset di Gruppo CAP energia da fonti rinnovabili. Grazie alla produzione da fotovoltaico e agrivoltaico e alla gestione virtuosa e circolare dei rifiuti presso Neutalia, l’impianto di termovalorizzazione di Busto Arsizio partecipato da CAP, il piano industriale di CAP Evolution prevede di arrivare a sostenere il 50% dei consumi del Gruppo entro il 2030, passando dall’attuale 3%, al 50% nel 2030.
L’energia prodotta potrà essere condivisa anche con le comunità locali, garantendo al territorio sicurezza e sostenibilità energetica.
In questo senso, CAP Evolution promuove la creazione delle CER, le comunità energetiche rinnovabili, uno degli elementi centrali del green deal della Regione Lombardia. Oggi sono 13 i Comuni coinvolti nella realizzazione delle Comunità Energetiche nell’area metropolitana, che produrranno oltre 9 milioni di Kwh annui per un investimento di 10 milioni di euro, ma la prospettiva è di supportare 36 Comuni in totale. È previsto anche un investimento di 50 milioni di euro per lo sviluppo di impianti fotovoltaici e agrivoltaici che consentano di arrivare a produrre 70Gwh di energia.