È stato firmato un accordo di collaborazione tra, NET Spa, A&T 2000 Spa, Isontina Ambiente Srl e CAFC Spa, con quest’ultima nel ruolo di coordinatore tecnico-organizzativo del progetto, allo scopo di dare vita a una multiutility unica, che si occupi sia della distribuzione dell’acqua che del trattamento rifiuti nelle province di Udine e Gorizia. L’iniziativa si inserisce in quadro normativo regionale (Leggi Regionali 5/2016 e 5/2024) che favorisce la razionalizzazione delle gestioni e incentiva le sinergie tra società pubbliche.
Un percorso a tappe
Il processo di aggregazione sarà attuato gradualmente. L’obiettivo di garantire capacità di investimento sostenibili e tariffe accessibili per i cittadini potrà essere raggiunto omogeneizzando i livelli di servizio nella gestione dei rifiuti su tutti i territori; sfruttando le sinergie impiantistiche e logistiche in un’ottica di riduzione di costi; definendo linee guida per la raccolta, il trattamento e lo smaltimento; creando una rete impiantistica integrata e interoperabile e attraendo nuove risorse grazie ad economie di scala e modelli organizzativi e regolatori che siano solidi nel tempo.
Analisi di fattibilità da un soggetto terzo
In seguito alla firma del protocollo d’intesa, verrà avviata la redazione di un Piano di Fattibilità Tecnica ed Economica (Pfte), che andrà a valutare la sostenibilità dell’aggregazione. La stesura del Pfte sarà affidata a un soggetto terzo qualificato, scelto di comune accordo e incaricato da CAFC. Il documento analizzerà scenari economici e giuridici, benchmark di settore, simulazioni organizzative e ipotesi di governance, con una prospettiva di almeno dieci anni.
Organi collegiali al servizio della nuova realtà
Il percorso prevede due step operativi fondamentali: la fusione dei soggetti che operano nella gestione dei rifiuti nelle ex province di Udine e Gorizia, e parte dell’area triestina e la successiva costituzione di una multiutility in house che, gestirà sia il servizio di igiene urbana che quello idrico. Per garantire l’attuazione del memorandum sono stati istituiti due organi collegiali: un tavolo tecnico, coordinato da CAFC, con i rappresentanti tecnici delle Parti, e un tavolo di coordinamento istituzionale, con due rappresentanti per ciascuna parte, tra cui sindaci e assessori dei Comuni interessati.