21/06/2019
Servizi a Rete

Cacf: nuovi collettori per razionalizzare il trattamento dei reflui

Prosegue l’impegno di Cafc, società che gestisce il servizio idrico in oltre 100 comuni del Friuli, nel razionalizzare la sua rete di sistemi di depurazione delle acque reflue. Impegno che si concretizza in una precisa strategia, che prevede la dismissione di una serie di depuratori minori per centralizzare i trattamenti in impianti tecnologicamente moderni e ad elevate prestazioni. Funzionale a tale strategia, dalla quale l’azienda si attende importanti benefici ambientali e di efficienza di costi su ampia scala a tutto vantaggio della collettività, la costruzione di nuovi collettori estesi, in modo da poter cambiare “destinazione” ai reflui raccolti dalle reti fognarie.

In questo piano si inserisce l’avvio del terzo lotto di lavori per la costruzione di nuovi collettori finalizzati alla dismissione dei depuratori comunali di Mereto di Tomba (Udine), sito in località Pantianicco, e della sua frazione San Marco, per convogliare le acque reflue al depuratore del confinante comune di Codroipo.

L’intervento ha visto finora la realizzazione dei collettori fognari dalla zona industriale di Codroipo alla frazione di Beano, per un’estensione di circa 2,8 km, e, quindi il collegamento, circa 3 km di condotte, che ha consentito la dismissione del depuratore di Pantianicco. A questi si aggiunge la realizzazione del collettore, lungo 4,7 km, che ha permesso il pensionamento del depuratore di Tomba.

La nuova tranche di opere prevede il collettamento dei reflui, ora trattati nell’impianto di Mereto, alla rete esistente alle porte della frazione di Tomba, per un’estensione di circa 2,2 km. Il programma, che continuerà con l’inizio lavori di un nuovo stralcio nel 2020, include anche la realizzazione del collettore di collegamento finale fino al depuratore di San Marco, con la posa di ulteriori 1,5 km di condotte.

Il costo di questi nuovi interventi è di circa un milione di euro, che va a sommarsi agli oltre 6 milioni che la società ha speso per le opere già completate. Oltre alla razionalizzazione del sistema di depurazione, gli interventi hanno permesso di allacciare alle reti di raccolta dei reflui ad ulteriori porzioni di territorio, dove erano presenti utenze sia domestiche sia industriale: anche in questo caso con un beneficio ambientale e collettivo davvero importante.

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