Rifiuti e servizi ambientali

Con l’acquisizione del 70% della società piacentina TRS Ecology, la multiutility cresce sul mercato italiano dei servizi ambientali. Si stima che l’operazione produrrà un incremento, di circa sei milioni di euro, del margine operativo lordo consolidato di Gruppo Hera.
Pagare in base al servizio ottenuto: è questo il principio su cui si basa il nuovo sistema tariffario a corrispettivo, messo a punto dagli uffici del Consiglio di Bacino Brenta in collaborazione con il gestore affidatario Etra, per definire una nuova articolazione della tariffa rifiuti per le utenze non domestiche del territorio.
Realizzato a Spilamberto, nel modenese, da Biorg, l’impianto trasforma in metano green i rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata e gli scarti dell’industria agroalimentare. Costruito con un investimento di 28 milioni, l’impianto produce 3,7 milioni di metri cubi di biometano all’anno, che viene immesso nella rete gas.
Con il 61% di rifiuti riciclati nel 2022 sul totale di quelli raccolti, il Gruppo ha raggiunto l’obiettivo europeo sul tasso di riciclo, ovvero il 60% al 2030, con 7 anni di anticipo. Lo stesso nel campo degli imballaggi, con il 66% del totale riciclato lo scorso anno rispetto all’obiettivo del 65% fissato dall’Unione al 2025. Importanti i risultati anche nel riciclo della plastica e nella trasformazione in biocarburanti degli oli alimentari esausti e dell’organico da differenziata.
Realizzato con un investimento di 75 milioni di euro, l’impianto sorge nella frazione di Gavassa ed è in grado di trattare 67.000 tonnellate di rifiuti organici differenziati all’anno. Ottenendo da questi oltre 9 milioni di m3 di biometano, 53.000 tonnellate di compost e 10.000 tonnellate di CO2 food grade da utilizzare nella filiera alimentare e in quella industriale.
Il nuovo Piano traccia le linee strategiche che guideranno lo sviluppo della multiutility nel quinquennio 2023-2027, con stella polare la sostenibilità. Il Gruppo punta a porsi come motore della transizione energetica del territorio, con circa la metà degli investimenti destinata a nuove produzioni da fonti rinnovabili. Un 30% andrà al potenziamento delle reti di distribuzione elettrica e gas e la restante parte ai nuovi servizi energetici, all’efficientamento e all’ambiente.
La Commissione Europea ha deferito nuovamente l’Italia per il mancato rispetto della normativa comunitaria sull’inadeguato trattamento dei reflui urbani. La contestazione riguarda il non aver dato piena esecuzione alla sentenza della Corte del 2014 che aveva individuato 41 agglomerati fuori norma: di questi 5 lo sono ancora. Il nuovo deferimento può comportare nuove sanzioni pecuniarie al nostro Paese, oggetto di 4 procedure di infrazione.
In un anno ricco di sfide la multiutility, il cui territorio è stato investito dall’alluvione dello scorso settembre che ha arrecato danni per 45 milioni di euro alle infrastrutture idriche di alcuni comuni, ha brillato per capacità di fare fronte alle emergenze e continuare a portare avanti il programma di transizione ecologica e le attività finalizzate ad alzare ancora la qualità dei servizi erogati.
Perfezionata la seconda operazione che conclude l’aggregazione tra Acea e ASM Terni, con il Gruppo capitolino che sale al 45% del capitale sociale dell’azienda umbra. Obiettivo dell’operazione è dare vita a una multiutility integrata attiva in Umbria nella distribuzione e vendita di elettricità e gas, nella gestione dei rifiuti e nel ciclo idrico.
La green utility lombarda porta alla Milano Design Week i suoi progetti di economia circolare applicati al design industriale, a partire dal programma CAPitoli Urbani, finalizzato a realizzare materiali per complementi d’arredo sostenibili.

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