Una quarantina di Comuni del padovano hanno aderito con interesse alla proposta di avviare la Comunità Energetica Rinnovabile. Il gestore li accompagnerà nel percorso di approvazione dello Statuto e del Regolamento della nuova realtà.
Il provvedimento, già pubblicato sul sito del Ministero, ha l’obiettivo di favorire la costruzione di impianti alimentati da fonti rinnovabili innovativi o con costi elevati di esercizio.
La multiutility, grazie alla partnership con DBA Group, recupererà il calore del data center Avalon 3 di Retelit, che sarà immesso nella rete di teleriscaldamento che serve la parte Ovest della città. È il primo progetto del genere in Italia.
All’interno del Polo impiantistico di Scapigliato, dal 2021, è attiva una stazione di monitoraggio che misura la qualità dell’aria nel sito industriale dove vengono svolte le attività di gestione rifiuti.
Si è tenuto a Roma il primo evento nazionale del Piano operativo di ricerca (POR) sull’idrogeno, un progetto finanziato con 110 milioni di euro nell’ambito dell’accordo di programma tra MASE ed ENEA, con la collaborazione di Cnr e RSE.
Ricerca e innovazione, economia circolare, risanamento ambientale ed efficientamento energetico sono i temi dell’accordo che prevede un impegno sinergico, del gestore e dell’ente, nelle politiche di contrasto ai cambiamenti climatici.
Sono tre le critiche rivolte alla Commissione: gli obiettivi al 20230 troppo ambiziosi e poco realistici, la mancanza di una visione complessiva in materia di investimenti e il pericolo di andare incontro a nuove dipendenze energetiche.
La Comunità Energetica Rinnovabile di Barzio, già accreditata presso il GSE, è stata presentata alle imprese del territorio. Il progetto, che coinvolge gli attori locali, prospetta autosufficienza energetica e risparmio ambientale.
I dati del resoconto del 2023 a cura della Regione, in collaborazione con Arpae, segnano una crescita del 3,2% sul 2022. A livello provinciale primeggia Reggio Emilia (83,3%), seguita sul podio da Forlì-Cesena (81,7%) e Parma (79,6%).
La multiutility programma investimenti pari a 8,2 miliardi di euro nei prossimi 7 anni. Questi saranno principalmente destinati alle infrastrutture energetiche e del ciclo idrico, allo sviluppo delle fonti rinnovabili e al settore ambientale.