Chiudere il cerchio, in modo green e ancora più virtuoso del trattamento dei reflui. È con questo obiettivo che BrianzAcque ha avviato i lavori per dotare l’impianto di depurazione di Vimercate (Monza e Brianza) di un impianto di bioessicamento dei fanghi. Una soluzione che permette di essiccare biologicamente i residui del processo depurativo sfruttando il calore generato dalla degradazione per via biologica della sostanza organica contenuta nei fanghi stessi. In questo modo, risparmiando energia, i fanghi una volta essiccati, potranno essere valorizzati come combustibile e per derivarne materiali alternativi come biomateriali, sostanze filtranti, ammendanti e fosforo.
Il progetto Fanghi Lab
Il bioessiccamento è una tecnologia che rientra nel progetto Fanghi Lab – Forme avanzate di gestione dei fanghi di depurazione in un hub innovativo lombardo, vincitore del Bando Call Hub Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia. Progetto che ha come capofila A2A Ambiente e come partner:
Obiettivo del progetto è sperimentare nuove soluzioni per il trattamento del residuo finale della depurazione dei reflui, individuando la tecnologia o combinazione di tecnologie più vantaggiosa in termini di sostenibilità sanitaria, ambientale, energetica ed economica. Lo smaltimento dei fanghi rappresenta infatti uno degli aspetti più problematici e costosi per le aziende idriche. In tale contesto, l’inserimento della nuova sezione nell’impianto di Vimercate di minimizzare i quantitativi di fanghi, quindi i costi di smaltimento, e in più di recuperare energia e nutrienti.
Un depuratore sostenibile
La realizzazione del sistema contribuirà a rendere ancora più sostenibile il depuratore, che ha una capacità di trattamento di 104.000, nel quale confluiscono i reflui di 8 comuni della provincia di Monza e Brianza. Un impianto a fanghi attivi, con trattamento terziario di biofiltrazione biologica per la rimozione avanzata dell’azoto, che la società ha sottoposto a un importante intervento di revamping. Intervento, concluso nel 2020, che ha interessato le sezioni di produzione e diffusione dell’aria per efficientare i processi di trattamento biologico e biofiltrazione dei liquami. Ora l’avvio del nuovo cantiere, che a fine opera ne farà anche l’impianto più grande d’Italia con questa tecnologia.
La sezione di bioessiccamento
La nuova sezione sarà formata da quattro biodryer, grandi reattori orizzontali in grado di produrre fango essiccato con un procedimento green. Fin da subito, avrà come effetto una significativa riduzione dei volumi. Gli essiccatori funzioneranno in parallelo e ognuno avrà una capacità di trattamento di 1.000 tonnellate l’anno. Lo step iniziale dei lavori, appena iniziati, comprende una serie di interventi e di opere accessorie propedeutiche all’installazione dei macchinari. Ad aprile è atteso il montaggio e l’entrata in esercizio del primo biodryer. Il completamento e l’avvio dell’intera sezione sono invece previsti per fine luglio. L’investimento complessivo sarà di 3,8 milioni di euro.
I vantaggi
Nell’ambito dello sviluppo del progetto Fanghi Lab l’entrata in esercizio del primo biodryer consentirà di effettuare, grazie al contributo dell’Istituto Mario Negri, le indagini per valutare la sostenibilità ambientale e i benefici legati alla nuova tecnologia.
Rispetto alle tecnologie tradizionali, l’essicamento con i biodryer riduce al minimo l’apporto di energia da fonti esterne, in quanto il processo biologico si autosostiene ed è in grado di produrre quasi autonomamente il calore necessario. Eventuali contributi esterni di calore saranno forniti utilizzando una piccola caldaia.
Un progetto di economia circolare
«Con quest’investimento strategico, il depuratore di Vimercate diventerà un polo di innovazione tecnologica affinché i fanghi da rifiuti possano diventare una risorsa con benefici ambientali ed economici secondo principi ormai irrinunciabili di economia circolare – ha commentato il presidente e amministratore delegato di BrianzAcque, Enrico Boerci. Un’operazione che rappresenta prima di tutto un passaggio culturale e industriale, coerente con le indicazioni comunitarie e nazionali che chiedono di dare attuazione alla transizione ecologica ed energetica».