BrianzAcque sceglie il no-dig per risanare il collettore fognario di Monza

Ancora una volta BrianzAcque sceglie il no-dig per risanare la rete fognaria.

L’intervento in questo caso interessa un tratto del collettore fognario che passa sotto viale Stucchi e viale delle Industrie. Due delle principali arterie della città di Monza. Il gestore idrico della provincia di Monza e Brianza, ha optato per il ricorso alla tecnologia trenchless, ovvero senza scavo. Così eliminando l’impatto di un tradizionale intervento con scavo a cielo aperto. Impatto che si avrebbe sulla viabilità dell’area, sulle attività industriali e sportive e, più in generale, sulla cittadinanza. Come già compiuta in passato e come farà sempre in futuro per casi simili.

Il nuovo intervento sul collettore di Monza è parte di un articolato programma di risanamento delle infrastrutture fognarie, che la società sta portando avanti. Utilizza sia le tecnologie di lavoro tradizionali sia con quelle no-dig, già utilizzate per il risanamento del collettore di Seregno Sud. La società ha adottato questa soluzione nella città di Monza per riparare in modo rapido e non invasivo una condotta fognaria collocata sotto passerella dei Mercanti, lungo il Lambro, nel cuore della città.

L’intervento interesserà una porzione di collettore abbastanza estesa, pari a circa 2 chilometri. Il collettore verrà risanato con la tecnica del relining, ovvero inserendo all’interno una guaina in fibroresina. Una volta fatta reticolare, aderirà alla parete della vecchia condotta ripristinandone la funzionalità statica e idraulica. Le attività in cantiere procederanno per tratte di circa 100 metri per volta e si concluderanno nel giro di tre mesi e mezzo, per un investimento di 3,6 milioni di euro.

Le parole di Enrico Boerci, presidente e amministratore delegato della società

«BrianzAcque trova nell’innovazione un asset strategico per lo sviluppo e la promozione del territorio. Siamo certi che la tecnologia no-dig rappresenti la soluzione vincente per queste arterie nevralgiche in quanto i disagi sono ridotti al minimo per gli automobilisti in transito e, più in generale, per le numerose attività imprenditoriali e sportive posizionate lungo l’asse di viale Stucchi, viale della Industrie, come pure per quelle nelle immediate vicinanze. La complessa opera di rifacimento del collettore, che finanzieremo con gli introiti provenienti dalle bollette dell’acqua, potrà così concretizzarsi con minori costi sociali e concludersi con il ripristino ottimale del servizio e con apporti positivi sull’ambiente».

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