17/01/2025
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BrianzAcque: “riabilitazione manuale” del maxi-collettore fognario a Monza

BrianzAcque e il Comune di Monza hanno presentato in conferenza stampa, i dettagli del metodo d’intervento prescelto per il risanamento strutturale del “maxi” collettore fognario di viale Campania a Monza. Il progetto, che interesserà l’intero asse stradale, dalla rotatoria di San Fruttuoso sino all’incrocio con via Borgazzi, per una lunghezza complessiva di 1,2 km, prevede una “riabilitazione manuale”, ovvero una vera e propria ricostruzione su misura della condotta realizzata negli anni ‘30 e che oggi necessita di un consolidamento per ripristinare appieno la sua funzionalità.

Caratteristiche dell’infrastruttura

Il collettore di Viale Campania, in funzione da quasi cento anni, è un’opera pubblica dalla lunghezza totale di 62 km che, partendo a Nord da Giussano, passa sotto il tessuto urbano di Verano Brianza, Carate Brianza, Seregno, Desio, Nova Milanese e Muggiò per arrivare a Monza, quartiere San Fruttuoso, dove attraversa la SS 36 e piega a gomito su Viale Campania. Si tratta di un complesso sistema di tubazioni che raccoglie e trasporta le acque reflue fino al depuratore di San Rocco. La sua nascita, nel tratto terminale di Viale Campania, risale agli anni ‘30, subito dopo quella dell’acquedotto cittadino. Parte integrante e fondamentale della gestione del sistema fognario è realizzato in cemento. Nel tratto di viale Campania ha una sezione ad arco policentrico per due metri di altezza e tre di larghezza. Secondo le tecniche dell’epoca fu costruito sul posto “gettato in opera”, a mano, metro dopo metro.  Nel corso degli anni è stato oggetto di diversi interventi di manutenzione.

Interventi di manutenzione precedenti

Dopo i due cedimenti del 23 e del 31 dicembre 2023, il collettore è stato posto sotto osservazione già da gennaio 2024. Il primo impegno è stato quello di costruire, in corrispondenza del punto collassato, un manufatto ad hoc in cemento armato dalle dimensioni di 6 metri per 5 e profondo 4. Un’operazione che si è protratta sino ad aprile e che ha consentito la riapertura parziale del viale nel mese di maggio. In parallelo, è scattata l’attività di indagine. Dopo le primissime ispezioni, BrianzAcque, ha eseguito prove penetometriche, una campagna di indagini geofisiche finalizzata alla mappatura del sottosuolo e alla verifica dell’eventuale presenza di anomalie riconducibili a cavità al di sopra della condotta fognaria e un rilievo topografico con laser scanner e celerimetrico in modo da valutare differenti tecniche di risanamento/consolidamento.  Grazie all’acquisizione di questi dati, dal 30 settembre, all’intersezione tra Via Borgazzi e via Philips, è stato avviato un intervento per la messa in sicurezza dei punti più ammalorati, così da evitare nuovi collassamenti. Squadre di tecnici hanno provveduto al ripristino delle cavità formatesi per l’effetto combinato dell’azione erosiva del tempo, delle piogge e delle infiltrazioni delle radici degli alberi. I vuoti sono stati riempiti con mattoni e malta cementizia fibro-rinforzata. L’intervento è terminato a metà ottobre.

Una tecnica flessibile e a basso rischio di disagi

I lavori in programma comprenderanno dapprima la rimozione dei depositi accumulati e la pulizia delle superfici interne; quindi, la riparazione di crepe mediante malte cementizie; il consolidamento strutturale di pareti, volta e fondo con malta e rete elettrosaldata, per garantire una maggiore resistenza; infine, la sigillatura e il ripristino degli allacci. La tipologia di intervento è stata scelta prendendo in considerazione diversi criteri: prestazioni idrauliche; impatto sulla viabilità; sicurezza dei lavoratori; costi e durabilità dell’intervento. La valutazione finale ha scartato l’ipotesi di posare una nuova condotta attraverso lo scavo a cielo aperto. Tra le considerazioni vi è il tema della flessibilità: l’intervento può essere adattato a diverse condizioni operative e permette di intervenire in modo localizzato sui punti critici. A ciò si aggiunge l’impatto minimo sulla viabilità, dal momento che non sono richiesti scavi esterni. Scandite le tappe del cronoprogramma, dettate dagli obblighi di legge, entro fine febbraio, è attesa l’aggiudicazione della gara di progettazione mentre tra maggio e giugno è prevista la chiusura del progetto esecutivo. Per il mese di settembre è stimato l’affidamento dei lavori che dureranno circa nove mesi. Non si esclude, comunque, una possibile contrazione dei tempi di esecuzione dei lavori grazie, ad esempio, all’impiego di più squadre su più fronti del cantiere o su più turni. L’investimento stimato, relativamente ai soli lavori, è pari a circa otto milioni di euro.

L’artigianalità competenza chiave delle maestranze

“Sarà un intervento cucito su misuraHa spiegato Enrico Boerci, Presidente e AD di BrianzAcque – che, volendo fare un parallelo, riprende la grande tradizione dell’artigianato brianzolo. L’abilità manuale sarà un valore aggiunto per sanare quest’infrastruttura secolare, garantendole una nuova vita. Il nostro impegno è guidato dall’anima pubblica dell’azienda e dalla volontà di rispondere in maniera concreta alle esigenze del territorio e della comunità. In situazioni come questa, mettiamo a disposizione le competenze dei nostri professionisti, per un lavoro mirato a garantire un intervento efficace e duraturo. La collaborazione instaurata nel tempo con l’Amministrazione comunale ci permette di operare in piena sinergia, unendo le forze per raggiungere un traguardo comune. Continueremo a mantenere un dialogo costante, monitorando i progressi e aggiornando i cittadini sull’avanzamento dei lavori. Ci adopereremo per garantire la conclusione dell’intervento nel rispetto dei tempi previsti e se le condizioni lo permetteranno con anticipo rispetto al cronoprogramma“.

Nuova vita ad un’opera indispensabile per il territorio

Fin dal primo cedimento l’attenzione più grande del Comune e di BrianzAcque è stata garantire contemporaneamente la sicurezza degli automobilisti e dei lavoratori impegnati nella gestione del cantiere sotterraneo – ha commentato il Sindaco di Monza, Paolo Pilotto –. Ora si tratta di investire professionalità e risorse per realizzare la manutenzione straordinaria e garantire la funzionalità del manufatto centenario, un’opera indispensabile per i servizi di igiene e di gestione delle acque nel territorio provinciale, obiettivo prioritario che rende più accettabili gli inevitabili disagi viabilistici che dovremo ancora sopportare”.

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