BrianzAcque: pozzi di prima falda per irrigare le aree verdi

Fornire acqua per l’irrigazione delle aree verdi sportive, ma senza sprecare preziosa risorsa potabile. È con questa strategia, tutta all’insegna della sostenibilità, che BrianzAcque ha messo a punto un programma per lo sfruttamento dei pozzi di prima falda. Da questi si potrà attingere acqua che non è non idonea al consumo umano, ma che può comunque essere sfruttata per l’irrigazione delle aree sportive, per cui sono necessarie grandi quantità di acqua.

L’esperienza di BrianzAcque

Un’esperienza che il gestore idrico della provincia di Monza e Brianza ha già testato con pieno successo realizzando due pozzi:

  • uno a servizio del centro sportivo di Bernareggio
  • l’altro del campo da golf di Carnate
Nuovi interventi

Così negli ultimi mesi sono stati pianificati nuovi interventi per la realizzazione di 20 pozzi, tutti dedicati ad aree “green”, esclusivamente di proprietà pubblica:

  • 6 dei quali in fase di progettazione
  • 11 per i quali sono in corso gli studi di fattibilità
  • 2 oggetto di indagini di approfondimento idrogeologico

La loro costruzione sarà finanziata da ATO di Monza e Brianza con un milione di euro nel triennio 2020-2022 e con un altro milione di euro per il 2023-2025

Com’è nato il progetto dei pozzi di prima falda

L’idea di dotare il territorio di pozzi di prima falda è nata da una manifestazione di interesse lanciata dall’utility alla quale hanno risposto 22 Comuni sul totale dei 56 soci. I Comuni si sono dichiarati favorevoli all’avvio di attività di valutazione preliminare sulla fattibilità degli interventi.  Il settore progettazione e pianificazione della società ha quindi avviato uno studio idrogeologico, per valutare la compatibilità tra i pozzi a uso inaffiamento, da realizzarsi nei luoghi indicati dagli stessi Comuni, e i pozzi idropotabili di BrianzAcque esistenti e collegati agli acquedotti.

A livello tecnico i pozzi vengono scavati tutti con lo stesso diametro, con una profondità che può andare dai 45 metri ai 100 metri, a seconda di dove si trova la prima falda freatica. In tutti viene installata una pompa che garantisce la portata massima di 8 litri al secondo. Una volta prelevata, l’acqua è convogliata in un serbatoio di accumulo che serve sia come riserva sia per mitigare la temperatura dell’acqua. La risorsa viene quindi incanalata nel sistema di irrigazione esistente e utilizzata per bagnare e manutenere il verde dei campi sportivi.

Enrico Boerci, Presidente e Amministratore Delegato di BrianzAcque, ci spiega meglio

«I pozzi di prima falda sono importantissimi in quanto garantiscono una gestione sostenibile dell’acqua. Permettono di non sciupare quella potabile, utilizzandola in modo sempre più smart con un minor sfruttamento delle risorse acquifere più profonde. Inoltre, consentono un abbattimento dei costi per la collettività, in quanto le amministrazioni municipali proprietarie degli impianti risparmiano sulle bollette e noi gestori riduciamo quelli relativi al processo di potabilizzazione dell’acqua».

 

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