07/01/2025
Servizi a Rete

BrianzAcque partita la progettazione del risanamento del maxi-collettore a Monza

Era il dicembre 2023 quando in viale Campania, a Monza, si aprì una voragine a seguito del collasso di alcune tratte del maxi-collettore fognario. Sotto il viale scorre infatti parte della grande infrastruttura idraulica che, partendo da Nord, nel territorio del comune di Giussano, passa sotto il tessuto urbano di Verano Brianza, Carate Brianza, Seregno, Desio, Nova Milanese Muggiò per arrivare a Monza, raccogliendo e trasportando le acque reflue fino al depuratore di San Rocco

Un’opera imponente

Un complesso sistema di tubazioni, realizzato negli anni Trenta, che si estende per ben 62 chilometri e nel tratto di viale Campania, ha una sezione ad arco policentrico per 2 m di altezza e 3 di larghezza. Realizzato in cemento e, secondo le tecniche dell’epoca, costruito sul posto “gettato in opera”, a mano, metro dopo metro, negli anni è stato oggetto di numerosi interventi di manutenzione, che però non ne hanno potuto evitare il deterioramento in alcuni punti. Da qui il problema dello scorso anno al quale BrianzAcque vuole dare soluzione definitiva attraverso un intervento di risanamento strutturale del quale è stata avviata la progettazione esecutiva.

Un intervento a basso impatto

L’intervento interesserà una tratta di collettore della lunghezza complessiva di 1,2 km. I lavori di manutenzione straordinaria si svolgeranno in modalità completamente interrata, in modo da impattare il meno possibile sulla circolazione e sulla vita dei cittadini.

I primi interventi

L’avvio della progettazione esecutiva segue a una fase di monitoraggio e controllo al quale l’infrastruttura è stata sottoposta, con indagini a tappeto e strumentazioni tecnologicamente avanzate, già dai primi giorni di gennaio 2024. Il primo impegno del gestore è stato quello di risolvere l’emergenza e costruire in corrispondenza del punto collassato un manufatto ad hoc in cemento armato dalle dimensioni di 6 metri per 5 e profondo 4. Un’azione che ha impegnato le maestranze sino ad aprile e che ha consentito la riapertura parziale del viale nel mese di maggio.

Un anno di indagini

Al contempo, è stata portata avanti l’attività di indagine a tutto campo, protrattasi fino alla scorsa estate. Dopo le primissime ispezioni con il personale calato in condotta e con una serie di videoispezioni con i droni, BrianzAcque, ha eseguito prove penetometriche, sondaggi fino alla profondità di 10 m per testare la staticità, una campagna di indagini geofisiche finalizzata alla mappatura del sottosuolo e alla verifica dell’eventuale presenza di ulteriori anomalie riconducibili a cavità al di sopra della condotta fognaria. Inoltre, è stato eseguito rilievo topografico con laser scanner e celerimetrico per definire il più precisamente possibile la geometria interna e valutare possibili differenti tecniche di risanamento/consolidamento dell’infrastruttura. In più, una volta al mese, un geologo effettua passaggi con il georadar per controllarne lo “stato di salute”.

La messa in sicurezza

Grazie alla raccolta di questi dati ed informazioni, è stato realizzato un intervento per la messa in sicurezza dei punti più ammalorati del collettore, così da evitare nuovi collassamenti della tubatura e cedimenti della carreggiata stradale che lo sovrasta. Squadre di tecnici specializzati hanno provveduto al ripristino delle cavità formatesi per l’effetto combinato dell’azione erosiva del tempo, delle piogge e delle infiltrazioni delle radici degli alberi. I vuoti sono stati riempiti con mattoni e malta cementizia fibro-rinforzata. Adesso si sta definendo il nuovo intervento che dovrà restituire all’infrastruttura la sua piena funzionalità statica ed idraulica.

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