Si è concluso con successo e nel pieno rispetto delle tempistiche preventivate il risanamento del collettore fognario di Monza. Operazione che BrianzAcque ha realizzato con la tecnica no-dig del relining.
I lavori hanno interessato quasi 2 chilometri di condotte. Nello specifico, quelle comprese tra viale Stucchi e viale delle Industrie, due delle principali arterie della città. Grazie all’impiego della tecnica senza scavo, l’intervento è stato portato avanti con un impatto minimo sul forte traffico che caratterizza quest’asse viabilistico.
La riqualificazione delle condutture si era resa necessaria a causa del loro stato di deterioramento, dovuto a diverse cause riconducibili principalmente alla vetustà dei sottoservizi. I lavori, per una spesa complessiva di 3,6 milioni di euro, si sono concentrati prevalentemente al centro del viale lungo l’aiuola verde spartitraffico che separa le due carreggiate stradali, e hanno garantito il ripristino ottimale del servizio fognario, con apporti positivi sull’ambiente e anche con minori costi sociali.
Un progetto di risanamento più complesso
La maxi operazione sul collettore monzese rientra in un più generale e articolato programma di risanamento delle infrastrutture fognarie, in corso di realizzazione da parte del gestore idrico della provincia di Monza e Brianza per migliorarne condizioni e funzionalità.
Insieme alle tradizionali metodologie di lavoro, per la realizzazione di tali opere l’azienda sta facendo ricorso alle tecnologie no-dig, che il settore Progettazione e Pianificazione di BranzAcque ha utilizzato con successo anche con cantieri assai impegnativi, come quello che due anni fa ha interessato il collettore Seregno Sud con la realizzazione di un by pass aereo senza precedenti in Italia. A Monza, il relining era già stato applicato per intervenire in modo rapido e non invasivo per la riparazione di una condotta fognaria collocata sotto passerella dei Mercanti, lungo il Lambro, in pieno centro storico.
Enrico Boerci, Presidente e Amministratore Delegato di BrianzAcque
«Siamo soddisfatti di aver centrato quest’obiettivo interferendo il minimo possibile sulla circolazione e sulle numerose attività imprenditoriali e sportive esistenti nelle immediate vicinanze. La tecnica di risanamento no dig si conferma sempre più quale soluzione vincente ed efficace. Basti pensare che la stessa operazione eseguita con i metodi tradizionali sarebbe durata tre volte tanto».
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