È in fase di realizzazione il terzo Parco dell’Acqua di BrianzAcque. L’opera, la terza di questo tipo dopo quelle già realizzate di Arcore e di Bernareggio – Carnate – Ronco Briantino, è in costruzione tra Aicurzio e Sulbiate e sarà più grande delle altre due. Due i grandi obiettivi della sua realizzazione:
- Il primo è dare soluzione al problema delle esondazioni che, in caso di temporali o precipitazioni persistenti, causano l’allagamento di un tratto della Strada provinciale 177 tra i due comuni del Vimercatese e la zona di Cascina Ca’
- Il secondo è di ricomporre il paesaggio attraverso la rigenerazione della natura promuovendo la biodiversità e la fruizione sociale.
Le opere idrauliche
Il progetto prevede l’ampliamento della vecchia vasca volano esistente a lato della Sp 177 Bellusco – Gerno. A questo si aggiunge la costruzione di un nuovo bacino di infiltrazione delle acque di pioggia: in pratica, un biolago di dimensioni più ridotte. Grazie a una serie di attività di scavo, la vasca principale sarà resa più profonda di un metro e mezzo aumentando così la capacità di accumulo che diventerà pari a 31.000 metri cubi d’acqua ai quali si aggiungeranno altri 5.100 mc corrispondenti al volume del nuovo invaso naturale. Compresi nell’intervento anche:
- il potenziamento del collettore intercomunale
- il rifacimento della condotta per le acque bianche scaricate dalla Sp177
- una nuova fognatura di collegamento a servizio di Cascina Ca’ in funzione antiallagamento.
La rigenerazione naturale e paesaggistica
Come per gli altri Parchi dell’Acqua, gli interventi per l’ottimizzazione anche tecnologica dei sistemi idraulici si accompagnano alla rigenerazione complessiva della zona sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico. Interventi questi, dove l’acqua è l’elemento da esaltare per valorizzare il grande parco pubblico. Così il biolago sarà dotato di un’area per la fitodepurazione in modo che la risorsa idrica torni a “ripulirsi” attraverso un sistema composto da piante igrofile e apposite ghiaie.
Un’oasi verde per i cittadini
Per essere più attrattivo lo specchio d’acqua sarà movimentato da zampilli e cascatelle in funzione sia ornamentale sia di movimentazione e di riossigenazione dell’acqua. Lo scopo è creare un’area umida permanente, un’oasi di biodiversità per l’avifauna e per gli anfibi e per diverse specie arboree.
Tutt’attorno panchine, sentieri, spazi per la sosta, giochi d’acqua per bambini, percorsi ciclopedonali e una vegetazione che ripropone la tipicità del paesaggio agrario brianzolo: zone boschive, filari, prati, alberi solitari. A lavori completati, l’oasi verde diventerà luogo di immersione nella natura per grandi e piccini con scenari di coesione sociale, di partecipazione e di attività ludico-educative.
L’investimento per la realizzazione dell’opera è di 6 milioni di euro e la sua costruzione richiederà 2,5 anni di lavori.
La risposta ai cambiamenti climatici
«Quest’opera strutturale si caratterizza per la presenza di due bacini per la regimazione delle acque. È la risposta concreta alla crescente necessità di dotare il territorio della Brianza, che è un territorio fragile, di opere contro gli effetti del cambiamento climatico, apportando al contempo valore in termini di rigenerazione urbana e di fruibilità di spazi all’aria aperta – ha commentato Enrico Boerci, presidente e amministratore delegato di BrianzAcque. La gestione delle acque di pioggia da problema diventa così un’opportunità per produrre benefici multi-obiettivo, a cominciare da una maggiore sicurezza idraulica per i territori e le persone».