Prevede la sostituzione dei piccoli impianti obsoleti con strutture più funzionali ed efficienti la strategia di Brescia Acque per razionalizzare il sistema di depurazione nel territorio servito. In questo schema si inserisce la costruzione di un nuovo impianto intercomunale a Mairano, del quale sono partiti i lavori del primo stralcio.
Il nuovo depuratore sorgerà su un’area di circa 11.000 metri quadri. Inoltre permetterà di dismettere cinque impianti, tre dei quali ormai obsoleti e in posizioni critiche rispetto ai centri abitati. Si tratta del vecchio depuratore di Mairano, di vecchia generazione e sottodimensionato, e di quelli di Lograto, Brandico, Maclodio e Longhena.
I vantaggi della centralizzazione
La centralizzazione degli schemi di depurazione consente di garantire elevate efficienze di trattamento. Grazie a una moderna filiera di trattamento, l’intervento garantirà notevoli benefici ambientali e consentirà di risolvere il problema delle infrazioni comunitarie.
Il nuovo impianto sarà infatti dotato delle più moderne tecnologie, con sistemi di trattamento terziario e linee di trattamento fanghi, garantendo prestazioni elevate e la restituzione all’ambiente di acque di elevata qualità. Il tutto nel pieno rispetto degli obblighi delle più stringenti normative. In più con la possibilità di pianificare anche gli adempimenti previsti dal Regolamento Regionale 6/2019, che prevede, per esempio, la realizzazione di vasche di laminazione in testa impianto. Interventi che sarebbero economicamente e tecnicamente insostenibili per piccoli depuratori su scala comunale.
I tre lotti dell’opera
L’opera, divisa in tre stralci, sarà realizzata con un investimento di 12 milioni di euro, che comprende anche la posa di 9,2 km di tubazioni per il collettamento dei reflui all’impianto.
Il primo lotto, dal costo di 5,5 milioni e la cui conclusione è prevista entro il maggio del prossimo anno, permetterà di trattare i reflui di circa 9.000 abitanti equivalenti. A questo si aggiunge la realizzazione di 2 km di rete fognaria e il completamento del collettamento al nuovo depuratore dell’impianto esistente.
Il secondo stralcio riguarderà il collettamento del comune di Lograto, il cui depuratore è in procedura di infrazione comunitaria. Mentre con il terzo verranno progressivamente collegati anche i comuni di Maclodio, Brandico e, infine, Longhena. Al termine delle opere l’impianto servirà 25.000 abitanti equivalenti.