A2A e Brescia Mobilità, entrambi gruppi partecipati dal Comune di Brescia, hanno siglato un documento d’intesa per lavorare insieme partendo da quattro orizzonti di azione comuni: scuola, ambiente e mobilità, confronto con il territorio, smart city.
Sono già operativi gruppi di lavoro che dovranno tradurre i principi dell’intesa in iniziative concrete. Allo studio progetti educativi per le scuole, iniziative di ascolto, dialogo e confronto sul territorio, nuove tecnologie da smart city per facilitare la vita al cittadino, e un innovativo progetto sperimentale di «economia circolare»: la produzione di biometano dai rifiuti organici urbani derivanti dalla raccolta differenziata e dal compost che viene utilizzato in agricoltura. Il gas naturale che si potrebbe ricavare con i rifiuti organici urbani prodotti ogni anno a livello provinciale sarebbe già oggi in grado di alimentare l’intero parco autobus a metano di Brescia Mobilità (pari a 136 mezzi). Attualmente l’85% dei km percorsi in ambito urbano dai bus è a metano e da qui a fine 2017, con il rinnovo del parco veicoli, diventerà del 100%.
Brescia, punta a diventare una città sempre più sostenibile, con risultati eccellenti, come mostra anche l’abbattimento del 45% dei consumi energetici per l’illuminazione pubblica realizzato grazie alle lampade a led. Ma importanti novità potrebbero riguardare anche il termovalorizzatore. “Allo stato dell’arte il mix di tecnologie utilizzate ci assicura che stiamo producendo energia in modo efficiente – ha osservato Giovanni Valotti, presidente di A2A, in occasione della firma dell’intesa -, ma in futuro saremo pronti a spegnere l’impianto se dovessero essere disponibili tecnologie con un impatto migliore sull’ambiente”. Già oggi A2A sta sperimentando modalità alternative come il solare termico, ma le condizioni sono molto premature. Vero è che con l’impulso alla raccolta differenziata sono in calo i rifiuti conferiti all’inceneritore, “e con questa tendenza in atto lo spegnimento della terza linea diventerà di attualità nel prossimo futuro – ha commentato il sindaco della città Emilio Del Bono -. Bisognerà pensare ad altre modalità di produzione energetica, individuando soggetti partner per sostenere questi progetti innovativi”.