15/02/2024
Servizi a Rete

Bim Gsp: investimenti per oltre 80 milioni nel nuovo piano industriale

Conti a posto per Bim Gsp che rilancia sugli investimenti, con oltre 80 milioni messi nel patto per i prossimi tre anni. Il gestore idrico della provincia di Belluno ha presentato il preconsuntivo 2023, che certifica lo stato di salute economico della società e il Piano industriale 2024-2026 che traccia il programma delle opere per il prossimo triennio.

Per lo scorso esercizio si stimano ricavi per 30,3 milioni di euro e costi per 26,3 milioni, dove la maggior voce di spesa è legata ai materiali, per via del rialzo dei prezzi delle materie prime, seguito dai consumi di energia. Il margine operativo lordo è atteso per 4 milioni di euro, mentre il risultato netto si prospetta di 96.000 e il patrimonio societario pari a 59,3 milioni.

 

Le principali opere realizzate nel 2023

Gli investimenti portati a termine nel corso dell’anno ammontano a circa 16 milioni di euro. Tra le principali opere, il risanamento di un tratto fognario ad Alleghe, la posa di una nuova porzione di fognatura a San Pietro di Cadore, Alleghe e Seren del Grappa, la sostituzione di una parte di rete idrica in Nevegal a Belluno. A questi si aggiungono il rifacimento dell’acquedotto in Val Bieggia (Domegge) e a Pra Stavel (San Pietro di Cadore), l’interconnessione tra i serbatoi di Piaia e della Vena d’Oro a Ponte nelle Alpi, la ristrutturazione del depuratore di Vallesella a Domegge e la costruzione del nuovo impianto di Borca di Cadore.

 

I progetti PNRR

Il 2023 ha segnato anche l’avvio del progetto da 25,6 milioni di euro, finanziato per 20,4 milioni con fondi PNRR, per la riduzione del 35% delle perdite idriche negli acquedotti bellunesi entro la fine del 2025. Il progetto prevede la modellazione, la distrettualizzazione e la digitalizzazione di 1615 km di rete idrica, distribuita su 36 sistemi acquedottistici e 16 comuni, per un totale di oltre 100.000 abitanti. Ad oggi l’azienda ha già investito 1,3 milioni di euro e distrettualizzato circa 250 km di condotte.

 

Il nuovo piano industriale

Guardando al futuro, il nuovo piano industriale prevede investimenti per 80,7 milioni di euro nel triennio 2024-2026. Risorse che permetteranno di proseguire il piano di rinnovamento delle infrastrutture idriche bellunesi e di interventi di contrasto ai cambiamenti climatici. La spesa media complessivamente investita per singolo abitante sarà di circa 130 euro, ben al di sopra della media italiana di 63 euro/abitante.

Tra le principali opere in programma il completamento del depuratore di Borca di Cadore e il potenziamento di quello di Renaz a Livinallongo, la realizzazione della nuova rete fognaria da Dussano e Callibago a Santa Giustina, con collegamento al depuratore di Meano. Sempre in ambito depurazione, sarà portata avanti la progettazione e la realizzazione dei nuovi depuratori per Alleghe, Cortina, Rocca Pietore, Santo Stefano di Cadore e Val di Zoldo, l’adeguamento del sistema fognario di Cortina, il completamento del collettore di Caprile-Alleghe.

 

Avanti con la distrettualizzazione e digitalizzazione

Riguardo le opere finanziate dal PNRR sul fronte riduzione delle perdite idriche, nell’anno in corso si procederà con la realizzazione dei modelli idraulici digitali dei 36 sistemi acquedottistici interessati dal progetto, con la creazione dei distretti e la posa di circa 40.000 nuovi contatori d’utenza. Inoltre, partiranno i lavori per il potenziamento del depuratore di Marisiga a Belluno e per la costruzione del nuovo polo provinciale per la disidratazione dei fanghi, che sorgerà presso l’impianto di Longarone.

Proseguiranno, inoltre, le numerose progettazioni già avviate per la sistemazione degli sfiori fognari in tutto il territorio servito e per l’eliminazione delle acque parassite nelle fognature di Cortina, Livinallongo, Alleghe, Falcade, Cesiomaggiore, Belluno, Borgo Valbelluna e nell’area del lago di Centro Cadore.

 

Ricavi oltre 100 milioni al 2026

Sul piano finanziario, per il triennio si stimano ricavi per oltre 100 milioni di euro, circa 33 milioni all’anno, a fronte di costi pari a 84,5 milioni, circa 28 milioni all’anno. Il patrimonio passerà dai 59,3 milioni del 2023 a 60,9 milioni nel 2026, mentre l’utile nel triennio sarà di circa 1,5 milioni di euro. Positivo anche l’autofinanziamento complessivo, per circa 14 milioni complessivi (4,5 milioni all’anno).

 

La fusione con Bim Infrastrutture

Altro importante progetto che prenderà forma nel corso di quest’anno è l’incorporazione di Bim Infrastrutture in Bim Gsp.

«Si tratta di un’operazione strategica e vantaggiosa per i Comuni e per i cittadini – hanno commentato Attilio Sommavilla e Bruno Zanolla, rispettivamente presidente di Bim Gsp e amministratore unico di Bim Infrastrutture -. Non solo conseguiremo risparmi nella gestione dei servizi, non più separata ma unica, ma daremo sostegno allo sviluppo economico, sociale ed ambientale della nostra provincia».

La società frutto della fusione, infatti, gestirà non solo il servizio idrico integrato, ma anche lo sviluppo del settore energetico da fonti rinnovabili. Inoltre, disporrà di un patrimonio netto di oltre cento milioni di euro, che le consentirà un buon posizionamento sul mercato finanziario.

Ti potrebbero interessare anche

Ricevi le nostre ultime news

Iscriviti alla nostra newsletter

Richiedi abbonamento

Compila i campi per richiedere il tuo abbonamento alla rivista Servizi a Rete