Alimenterà le frazioni del comune di Cencenighe Agordino il nuovo acquedotto del quale BIM GSP ha avviato la costruzione. Un’opera resa necessaria per ovviare ai gravi danni causati dalla tempesta Vaia, abbattutasi sul Nord Est nell’ottobre 2018. Tra i problemi generati dall’eccezionale perturbazione anche diversi problemi al sistema idrico di alcune aree del territorio montano bellunese. Tra queste il comune di Cencenighe, dove ha colpito diverse fonti di approvvigionamento locale e reso inutilizzabile la sorgente di Chioit, la principale in termini di apporto di acqua.
Da qui il progetto del nuovo acquedotto
Il progetto, realizzato dagli ingegneri della multiservizi partecipata dai comuni del bellunese, garantirà la preziosa risorsa alle frazioni di Chioit, Malos, Bogo, Martin, Cavarzan e Collesin.
I quattro cantieri dell’opera
L’esecuzione dei lavori è stata affidata all’impresa Zugliani di Imer (Trento) ed è articolata in quattro diversi cantieri.
- Nel primo, a quota 1.464 m e in corso di conclusione, si è provveduto ad adeguare la sorgente Cason e a posare circa un chilometro di nuova condotta, in sostituzione dell’esistente, per collegare la sorgente al borgo di Chioit.
- Il secondo cantiere, già partito, a quota 1.325 m, riguarda la costruzione nei pressi di Chioit di un nuovo serbatoio di accumulo alimentato dalla sorgente Cason. L’impianto avrà una capacità di accumulo di 100 mc e sarà dotato di apparecchiature idrauliche per la regolazione dei flussi idrici e del telecontrollo per il monitoraggio a distanza.
- Partiti anche i lavori del terzo cantiere, che vedranno la posa di una doppia condotta in ghisa, ognuna della lunghezza di 630 m, per collegare il nuovo serbatoio alla stazione di sollevamento che sarà realizzata nel tratto di strada tra Martin e Bogo.
- A breve sarà avviata anche il quarto cantiere che consiste nella costruzione di una stazione di sollevamento a Martin, che servirà a intercettare la condotta esistente proveniente dalla sorgente Pissolot.
Le difficoltà dei lavori
A caratterizzare l’opera la particolare complessità dell’esecuzione dei lavori, per via di:
- quote dei siti
- notevoli dislivelli
- forti pendenze
A tutto ciò si aggiunge la difficoltà di accedere ai luoghi per i normali mezzi d’opera. Difficoltà superate grazie al ricorso a mezzi speciali, come l’escavatore a ragno per le operazioni di scavo e l’elicottero per il trasporto e il getto dei volumi di calcestruzzo.
I lavori saranno conclusi entro la fine di quest’anno per una spesa complessiva di circa un milione di euro, per la quale BIM GSP ha ottenuto un finanziamento straordinario, a fondo perduto, da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente).
Garantire la sicurezza idrica
La nuova opera, che mette in sicurezza l’alimentazione delle frazioni, fa seguito alla messa in esercizio del grande acquedotto della Valle del Biois. Questo ha garantito la stabilità di approvvigionamento al centro di Cencenighe, grazie al collegamento con le reti di Vallada e Canale d’Agordo. Due importanti interventi attraverso i quali il gestore ha realizzato un sistema infrastrutturale adeguato ai fabbisogni e performante anche nei picchi di presenze stagionali.
Attilio Sommavilla, presidente di BIM GSP ha commentato
«Un ulteriore traguardo della nostra strategia di lungo periodo che vede nelle interconnessioni tra acquedotti la soluzione per prevenire emergenze, bilanciare al meglio le risorse disponibili e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Fenomeni, questi ultimi, sempre più frequenti e minacciosi per le nostre sorgenti di montagna»
Iscriviti ora alla newsletter bimestrale
|