07/10/2024
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Bim Gsp avanza con il restyling del depuratore di Belluno

È prevista per il giugno del prossimo anno la conclusione dei lavori di Bim Gsp per potenziare e adeguare il depuratore di Marisiga, a servizio di buona parte del comune di Belluno. Le opere, avviate lo scorso febbraio, prevedono il rinnovamento generale dei comparti esistenti, con l’obiettivo di migliorare la funzionalità complessiva dell’impianto e aumentarne la capacità di trattamento, così da renderlo adeguato al carico di reflui immessi quotidianamente nella fognatura.

Le opere

Il progetto ha dedicato particolare attenzione ai pretrattamenti, situati in testa alla struttura, che verranno dotati di nuove apparecchiature più performanti. Queste permetteranno una miglior selezione ed eliminazione dei rifiuti presenti nei reflui, come cotton-fioc, sabbie, olii, ecc. Sarà inoltre realizzata una seconda linea per la sezione di trattamento biologico, cuore pulsante del processo, mentre quella esistente verrà rinnovata con nuove componenti elettromeccaniche. In questo modo si garantirà una maggior efficienza depurativa, elevando ulteriormente la qualità dell’acqua restituita in natura. Infine, verrà installata una nuova centrifuga per la disidratazione meccanica dei fanghi prodotti. L’obiettivo in questo caso è una riduzione complessiva dei volumi da smaltire, e relativi costi, e un maggior riutilizzo in agricoltura.

Un investimento da 2,9 milioni

L’intervento, dal costo di 2,9 milioni di euro, finanziato interamente con fondi Pnrr del ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica destinati alla Regione Veneto, assicurerà un aumento della potenzialità complessiva dell’impianto, che passerà dagli attuali 32.000 a 45.000 abitanti equivalenti.

«Quest’opera è frutto della preziosa sinergia tra Regione Veneto, Ente d’Ambito e Gsp, che ha permesso di ottenere fondi Pnrr preziosi, che andranno a copertura totale dell’investimento – ha commentato Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp –. Grazie a questi lavori – prosegue Sommavilla – andremo a trattare con processi più performanti ed evoluti le acque di scarico dell’intero agglomerato di Belluno, miglioreremo, di conseguenza, la qualità dell’acqua reimmessa in ambiente, a beneficio del territorio e degli ecosistemi naturali».

Razionalizzare la depurazione in città

Il potenziamento dell’impianto è funzionale a un più ampio piano di razionalizzazione ed efficientamento del sistema di trattamento dei reflui di Belluno. In futuro, infatti, al depuratore sarà possibile collettare anche i reflui provenienti di altre zone periferiche, come Levego, Visome, Antole e Col di Piana. «Questo permetterà di dismettere i piccoli impianti ormai obsoleti attualmente a servizio delle frazioni – ha concluso Sommavilla –. Investire nella depurazione è la miglior garanzia di sviluppo sostenibile che possiamo restituire ai nostri utenti e alla montagna bellunese».

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